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08/11/2012 05:59:46

Scandalo alla curia di Trapani. Indagini verso la chiusura

 La prima è che le indagini ormai sono quasi definitivamente chiuse. Entro Novemmbre ci saranno le richieste di rinvio a giudizio per gli indagati. La seconda notizia riguarda il principale personaggio di questa vicenda, Don Ninni Treppiedi. L'ex amministratore dei beni diocesani è accusato di essersi impossessato di ingenti somme di denaro della Chiesa, di aver falsificato la firma dell'ex Vescovo Miccichè (che in questo procedimento è parte offesa) in diversi atti, e di aver orchestrato una campagna diffamatoria e calunniosa nei confronti del prelato. Per lui c'è stata già la sospensione "a divinis", ma rumor insistenti dicono che al Vaticano stanno pensando anche al più grave provvedimento per un sacerdote: la riduzione allo stato laicale. La terza notizia riguarda invece la richiesta di rogatoria che il Procuratore capo di Trapani, Marcello Viola, aveva inviato al Vaticano per avere accesso al conto dello Ior, la banca della Santa Sede, intestato proprio a Treppiedi o ai suoi familiari. All'inizio dalla Santa Sede pare che non ci fosse molta voglia di collaborare, poi, anche per effetto degli scandali che hanno travolto il Vaticano, si sono aperti degli spiragli, e pare che lo Ior sia pronto ad rispondere alle domande inviate dalla Procura di Trapani su Treppiedi. 

La vicenda è veramente difficile da riassumere. Si arricchisce di volta in volta di nuovi misteri, trafficanti di opere d'arte, monasteri che passano di proprietà in proprietà, sigilli papali. A questo proposito, ad esempio, una delle richieste di Viola al Vaticano, riguarda l'utilizzo di alcuni sigillli vaticani utilizzati in molta documentazione ritrovata a giustificare finti passaggi di proprietà e documenti. Ebbene, la Procura vuole capire se davvero sono falsi questi sigilli o chi e come può averli utilizzati. 

La vicenda è così grave, nella storia recente della Chiesa in Italia, che dapprima il Vaticano, allo scoppiare dello scandalo, ha nominato un visitatore apostolico (nella persona del Vescovo di Mazara, Domenico Mogavero) alla Curia di Trapani. E poi ha rimosso il Vescovo Miccichè, che era a Trapani dal 1998, inviando al suo posto l’ex vescovo di Pisa, monsignor Alessandro Plotti, 80 anni. 

Tutto parte dalla fusione di due fondazioni e dall’affidamento da parte di monsignor Miccichè al cognato delle funzioni di amministratore, fino alla scoperta di  un ammanco da un milione di euro. Don Treppiedi firmava rogiti a nome del Vescovo e a sua insaputa del vescovo. L'indagine della Procura coinvolge 14 persone. Alla notizia della rimozione del vescovo il procuratore aggiunto Ambrogio Cartosio ha dichiarato per sgombrare il campo da indiscrezioni infondate che nelle indagini in corso “il vescovo è persona offesa di vari reati: truffa, falso e altri reati”.