Dopo la perlustrazione il ladro si faceva accompagnare dal complice a pochi metri dalla vittima, la rapinava e risaliva immediatamente in macchina.
L’inasprirsi di questo fenomeno ha rafforzato i servizi di prevenzione del Commissariato di Polizia di Marsala, che non ha lasciato scampo all’autore dell’ennesimo episodio di scippo, arrestato in flagranza di reato: si tratta di Antonino Messina, pregiudicato trapanese di 22 anni.
L'arresto è avvenuto nella mattinata di sabato scorso, in pieno centro a Marsala.
Messina, dopo aver strappato con forza due collanine in oro ad una signora che passeggiava in via Itria, e che per la violenza del gesto ha subito escoriazioni, ha corso cercando di far perdere le proprie tracce. Ma questo non è sfuggito all’occhio attento di un agente della Polizia di Stato in servizio al Distaccamento della Polizia Stradale di Marsala, che libero dal servizio ha colto i movimenti furtivi del malfattore.
Immediatamente è entrato in azione il dispositivo di polizia predisposto dal Commissariato. Sulla scorta delle indicazioni fornite da quell’agente di polizia gli altri uomini del Commissariato hanno setacciato gli angoli della città e dopo circa un’ora dall’episodio Antonino Messina è stato sorpreso proprio all’atto in cui si stava recando presso un negozio di “Compro Oro”, probabilmente nell’intento di monetizzare la refurtiva.
In quel frangente i poliziotti dell’investigativa lo hanno bloccato, dopo un primo tentativo di fuga, mentre era in compagnia di un altro ragazzo, pregiudicato marsalese.
Il Messina quindi, riconosciuto dall’agente di polizia che per primo lo aveva notato e dalla vittima di quel reato, alle ore 12.30, è stato dichiarato in arresto. L’altro giovane, P.V.C. di 24 anni, è stato deferito all’AG per concorso. Le indagini, attivate immediatamente dopo l’episodio, hanno rilevato la possibilità che i due avessero agito in sincronia, facendo in modo che l’autore materiale del reato guadagnasse la fuga aiutato dal suo complice che nel frattempo accompagnava l’azione a bordo di una Fiat Punto di colore nero.
Proprio le modalità dell’azione e il fatto che i due utilizzassero la Fiat Punto nera come mezzo per operare, ha riportato alla memoria degli investigatori altre azioni delittuose dove le vittime hanno riferito che gli autori sono in effetti fuggiti a bordo di un mezzo simile.
Antonino Messina dopo l’arresto, è stato condotto presso gli uffici del Commissariato per espletare le pratiche di rito. Oggi il GIP presso il Tribunale di Marsala ha convalidato gli arresti e ha sottoposto il malvivente alla misura cautelare degli arresti domiciliari.