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04/12/2012 06:53:43

Regione Sicilia, Crocetta taglia tutti i consulenti nominati da Lombardo. Stop anche alle missioni

 Lo dice una circolare della segreteria generale della Regione, voluta fortemente da Crocetta. La scure si abbatte su tutti gli esperti alle dirette dipendenze degli assessorati, ovvero, per intenderci, gli esperti di nomina prettamente politica. «Difficile stabilire il numero complessivo - spiegano dall’entourage dell’ex sindaco di Gela - ma erano davvero tanti. Solo alla Presidenza erano una decina mentre in media altri quattro, cinque erano in servizio nei vari assessorati. Il risparmio si aggira tra i 450 mila euro e il mezzo milione di euro». L’indicazione del nuovo esecutivo è chiara: potrà essere rinnovato solo qualche incarico per progetti specifici, per il resto tutti gli uffici dovranno funzionare con le proprie forze. A farne le spese saranno gli esperti esterni ancora contrattualizzati, ovvero solo una minima parte dei quasi 700 consulenti nominati da Lombardo negli ultimi quattro anni, per una spesa di circa otto milioni e mezzo di euro.

Nella prima riunione di giunta che si è tenuta venerdì scorso, il governo ha stabilito anche la riduzione delle spese di missione del 30 per cento, ovvero qualcosa in più rispetto al 20 per cento annunciato all’indomani dell’insediamento, «degli straordinari, dei compensi per le missioni e dei costi degli assessorati». Le missioni in Italia e all’estero nel 2011 sono costati alla Regione circa sei milioni e 200 mila euro all’anno, per cui il risparmio ipotizzato è di circa un milione e novecentomila euro.

Resta intanto il nodo dei tagli ai salari dei dirigenti generali. Il provvedimento deciso dalla giunta riguarda pure i 1.800 dirigenti regionali, ma si tratta solo di un primissimo passo verso la decurtazione in busta paga. Quanto basta, però, per scatenare l’ira dei sindacati. Crocetta comunque non ha fatto passi indietro: «I sindacati dei dirigenti regionali siciliani hanno un'idea veramente eccezionale del merito - ha detto - se in questi anni si sono permessi salari come quello di Felice Crosta da 600 mila euro all'anno, che valgono quanto le indennità Obama, di Barroso e di Schulz insieme. Se si lamentano dell'annunciato taglio dei compensi accessori possono sempre licenziarsi e andare a lavorare nel privato... Questa è la Sicilia dei privilegi che si rivolta: che lo faccia attraverso il sindacato non cambia nulla». Parole che non sono piaciute a Gandi Gallina, segretario del sindacato Dirsi: «È certamente impopolare difendere le ragioni di chi ha il privilegio di un lavoro in un momento così difficile, ma se l’obiettivo è il bene della regione bisogna cacciare gli incapaci e i disonesti e non penalizzare le persone di valore che hanno vinto un pubblico concorso e compiono ogni giorno il proprio dovere. Per risparmiare davvero - ha aggiunto Gallina - basta non perpetuare lo scandalo dei collaboratori e mega dirigenti esterni. Citare i compensi di Crosta è pura demagogia ed offende tutta la categoria dirigenziale».

Le indicazioni della giunta prevedono di azzerare il salario accessorio per i dirigenti di terza fascia mentre per quelli di seconda fascia non supererà i 3.873 euro sempre al lordo. Per i sindacati, però, il risparmio si aggirerebbe sui 500-600 mila euro all’anno, «tanto quanto costano due dirigenti esterni». Crocetta però ha rilanciato: «Se c’è qualcuno che si lamenta, non faccia più il dirigente regionale. Anzi abbiamo tagliato poco. Il salario dev'essere collegato alla premialità per il raggiungimento degli obiettivi non a privilegi dati a pioggia: ai governi precedenti non l'ha prescritto il medico di dare il massimo del salario. Se un dirigente non si accorge che non sono stati versati 19 milioni di euro di introiti nelle casse regionali sarà stato un pò distratto, o no?», ha aggiunto riferendosi all'operazione della Finanza sul mancato introito dei biglieti dei musei regionali.

IL BILANCIO.  “Abbiamo previsto una spending review da un miliardo”, dice l’assessore Luca Bianchi che ha anche avuto il primo confronto sui fondi europei con il direttore generale Felice Bonanno e lo stesso Crocetta. Una lunga riunione in vista dell’incontro di giovedì con il ministro Fabrizio Barca. “Bisogna essere consapevoli del momento – dice Bianchi – Stiamo analizzando bene i capitoli di spesa. Ma è chiaro che anche lo Stato dovrà fare la sua parte. La partita del bilancio si gioca su due tavoli: quello siciliano e quello a Roma”. Da approvare in tempi celeri c’è la riprogrammazione del Po Fesr e nelle prossime ore gli uffici saranno impegnati a chiudere tutto per presentarsi a Roma con le carte in regola. Anche la partita aperta con Bruxelles e relativa alla sospensione dei pagamenti, è alle battute finali. I controlli dei vari dipartimenti sono stati completati e adesso si attende la risposta di Bruxelles che pure nell’ultima nota inviata all’Italia e in cui chiedeva nuovi controlli intimando come scadenza il 30novembre, aveva sottolineato “progressi significativi”.
Una cosa è certa: entro dicembre l’Ars dovrà votare l’esercizio provvisorio e i tempi sono serrati.
Il lavoro della giunta però proseguirà su un doppio binario: dentro e fuori il palazzo. Nella conferenza stampa che la settimana scorsa ha battezzato il nuovo esecutivo, il presidente Crocetta ha ribadito la volontà di tenere la prossima riunione pubblica a Librino e di volere andare anche a Messina, tra le baracche, “lì – ha detto, commettendo una gaffe – dal terremoto del 1917”. Un battesimo, quello della settimana scorsa, a dir poco insolito. Con Franco Battiato a fare da mattatore in dialetto. Zichichi che ha scomodato Archimede e i maggiori studiosi internazionali per dire che lui “non ha mai scaldato una sedia”. E ancora con lo stesso Crocetta che ha coniato una nuova concezione del tempo (circolare) per giustificare gli impegni dei due assessori di punta: Battiato e Zichichi. Un vero spettacolo, con la giunta che ha perfino applaudito l’intervento di un giornalista che aveva preso le difese dell’assessore Giulia Valenti, nominata poi invitata a dimettersi dal presidente Crocetta e, infine, riconfermata. Da oggi, inizia il lavoro vero. E c’è da augurarsi che l’esecutivo Crocetta & C., impegni degli assessore a parte, riesca a trovare finalmente un “centro di gravità permanente”.