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06/12/2012 05:09:53

Delitto Anastasi, oggi il confronto Savalli - Purpura. Si accusano entrambi del terribile omicidio

 Accusati dell'omicidio sono il marito Salvatore Savalli, operaio, e la sua amante, Giovanna Purpura, che da tempo viveva a casa della famiglia Savalli, costringendo la povera Maria a fare da "cameriera" - come è emerso dalle testimonianze - alla coppia, in un clima di violenza e minacce, culminato poi nel tragico evento del 4 Luglio.  Savalli ha confessato , ma ha detto che ad uccidere è stata Giovanna Purpura. I tre si erano allontanati per un chiarimento in macchina, nelle campagne di Trapani. Poi lei non ci ha visto più e ha picchiato a morte Maria Anastasi. Giovanna Purpura dice invece che ha fatto tutto Savalli, e che lei finalmente ha cercato di impedire la violenza sulla moglie, della quale si professa amica. Ecco perchè c'è bisogno del confronto davanti al pubblico ministero. I due amanti sono entrambi rinchiusi dentro la casa circondariale di San Giuliano, e - chiaramente - non si vedono dal giorno dopo l'omicidio. Anastasi, madre di tre figli e incinta al nono mese, è stata uccisa barbaramente con otto picconate alla testa. 

Tutto è cominciato con la strana denuncia di Savalli, che il 4 Luglio scorso denuncia  la scomparsa della moglie, e racconta  ai carabinieri di essersi trovato in auto, nelle campagne di Erice  con la moglie e i tre figli adolescenti, e di essere sceso dalla macchina per accompagnarli a fare pipì. Allontanatosi dal veicolo, avrebbe sentito lo sportello della macchina richiudersi e, tornato dov'era parcheggiata, non avrebbe più trovato né l'auto né la moglie.  La sua versione dura pochissimo. E' smentita dagli stessi ragazzini, che dicono subito che non erano con i genitori quando la mamma è scomparsa. Di fronte alla contestazione degli inquirenti, l'uomo ha cambiato versione dicendo di essere andato nella campagna insieme alla moglie, per incontrare la sua amante ed interrompere la relazione extraconiugale che la donna aveva da tempo. Savalli a questo punto accusa la sua amante Purpura ma quest’ultima dice di aver solamente assistito all’omicidio e accusa a sua volta l’uomo. 

Il cadavere di Anastasi veniva ritrovato ad una ventina di chilometri di distanza dal luogo indicato dal fermato come quello dell'ultimo incontro con la moglie. Del delitto si sono occupati, anche, come consulenti delle difese, i criminologi Roberta Bruzzone, per Savalli, e Francesco Bruno, per Purpura accusata di concorso in omicidio premeditato con l'aggravante della crudeltà. 

Al momento, la posizione più compromessa è quella di Savalli. I carabinieri del Ris hanno evidenziato microtracce di sangue sui pantaloni e sulle scarpe indossati quella sera da  Savalli. Il sangue della donna sugli abiti del marito confermerebbe la versione fornita agli inquirenti da Giovanna Purpura.