I dati di vendita degli ultimi mesi non fanno che confermare la grande difficoltà del mercato che è tornato indietro nel tempo. Nel 1976 il Motor Show nasceva come vetrina alternativa. Via via è cresciuto fino a diventare uno dei preferiti dal pubblico. Per tanti anni è stato avvolto da un entusiasmo contagioso, anche perché la sua forza è sempre stata nel contorno, con le esibizioni dal vivo, le gare di rally, gli spettacoli musicali, le belle ragazze. Il Motor Show comunque resiste, a differenza di altre manifestazioni che non ce l’hanno fatta e hanno deciso di chiudere i battenti come Londra, Amsterdam, Bruxelles e Barcellona.
Questa resistenza del salone bolognese è a modo suo metafora di un’Italia e più in generale di un mondo che non vuole restare ai margini e non può accettare di stare fermo. La ripresa deve esserci ed è magari dietro l’angolo o in fondo al tunnel, come dicono talvolta gli analisti economici, e talvolta lo stesso Presidente del Consiglio Mario Monti, ma perché si svolti realmente, è indispensabile che ci credano per primi i protagonisti dell’economia, della politica e dell’auto.
Poche le novità alla rassegna bolognese. In casa Volkswagen debutta la Maggiolino Cabriolet. Insieme al Maggiolino c’è la nuova Golf VII, che è già nelle concessionarie per continuare i successi della berlina tedesca, venduta in 29 milioni di esemplari. Anteprima italiana anche per la Renault Clio Sporter. Sarà in vendita da marzo e abbina funzionalità e versatilità ad un design che esprime dinamismo. Debutto italiano anche per la nuova citycar Opel Adam. Punta a sfidare la Mini e la 500 con uno stile modaiolo e un abitacolo ben costruito. Avrà due motori a benzina, 1.2 da 69cv e 1.4 da 101cv. Prezzo di accesso di 11.750 euro.
Smart presenta la nuova concept car Forstars, Sports Utility Coupé (SUC) a due posti con trazione elettrica. Questo nuovo prototipo si caratterizza per l'ampio tetto a vetro dell'abitacolo, che permette a di ammirare il cielo e le sue stelle, come evoca il nome Forstars. La Nissan Juke Nismo, dopo aver fatto la sua prima apparizione al Salone di Tokyo, è presente anche al Motor Show di Bologna.
La Nismo è una versione concept dal carattere sportivo, elaborata dalla divisione corse Nismo del marchio giapponese.
Altra anteprima italiana è la terza generazione della Seat Leon, che viene presentata prima del lancio di gennaio nelle concessionarie. La nuova Leon condivide come da tradizione buona parte della meccanica con la "cugina" tedesca Golf, ma è disponibile esclusivamente nella versione con a 5 porte. I prezzi di listino della generazione 2013 partono da 17.370 euro per la motorizzazione 1.2 TSI. Tre gli allestimenti, Reference, Style e FR, 7 motorizzazioni benzina tra cui il 1.2 TSI 86 CV Reference, guidabile dai neo-patentati, e 4 Diesel.
Al salone bolognese c’è grande attenzione per le auto ecologiche, ibride o elettriche. Tra queste ha suscitato grande interesse la Genius, citycar elettrica della siciliana Tecnicar, piccola e spaziosa 4 posti, in grado di percorrere 100 km con soli 1,50 euro di ricarica, tramite una comune presa 220 Volt. Ha inoltre il vantaggio di far risparmiare il 50% sul costo dell’assicurazione e l’esenzione del bollo per 4 anni. Fra le altre auto pulite, in vetrina c’è spazio per le Renault Fluence e Twizy, la Nissan Leaf e dalla Cina la Kandi Zic, una due posti alimentata da batterie al litio, vera e propria fotocopia cinese della Smart. Dalle nuove proposte di auto ecologiche e da questo Salone di Bologna 2012 all’insegna della sobrietà imposta dalla crisi attuale, una dimostrazione di come il mondo dell’auto può ancora ripartire.
Carlo Rallo