Nei primi mesi del 2013 uscirà in Francia, in Spagna e in Germania. Liana Levi, Seix Barral e Diogenes lo stanno lanciando con grande convinzione.
Poi toccherà al Brasile, a Israele, alla Turchia, alla Polonia e alla Cina.
A Più libri più liberi il produttore Riccardo Tozzi (Cattleya) ha dichiarato: “Nel film vogliamo rendere al meglio l’equilibrio delicato di Se ti abbraccio non aver paura tra la sensibilità più intima di un racconto di affetti e la larghezza dello sguardo tipica di un’avventura on the road”.
Nel frattempo, Se ti abbraccio non aver paura si può ascoltare in versione integrale, mp3, nella lettura di Massimo Villa: l'audiolibro è in libreria.
Il verdetto di un medico ha ribaltato il mondo.
La malattia di Andrea è un uragano, sette tifoni.
L'autismo l'ha fatto prigioniero e Franco è diventato un cavaliere che combatte per suo figlio.
Un cavaliere che non si arrende e continua a sognare.
Per anni hanno viaggiato inseguendo terapie: tradizionali, sperimentali, spirituali.
Adesso partono per un viaggio diverso, senza bussola e senza meta. Insieme, padre e figlio, uniti nel tempo sospeso della strada. Tagliano l'America in moto, si perdono nelle foreste del Guatemala. Per tre mesi la normalità è abolita, e non si sa più chi è diverso. Per tre mesi è Andrea a insegnare a suo padre ad abbandonarsi alla vita.
Andrea che accarezza coccodrilli, abbraccia cameriere e sciamani.
E semina pezzetti di carta lungo il tragitto, tenero Pollicino che prepara il ritorno mentre suo padre vorrebbe rimanere in viaggio per sempre.
Se ti abbraccio non aver paura è un'avventura grandiosa, difficile, imprevedibile.
Come Andrea.