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18/12/2012 06:50:36

Palermo, crollano due palazzine. Quattro morti

 E’ questo il bilancio provvisorio del crollo di due palazzine in via Bagolino, avvenuto poco prima della mezzanotte nella zona dei Cantieri navali a Palermo. I primi due cadaveri sono stati estratti all’alba di oggi dai vigili del fuoco che operano ininterrottamente da ieri sera.

Sono diverse le persone ferite che sono state trasferite negli ospedali di Palermo. Nella notte e’ arrivato sul posto anche il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando. Il bilancio poteva essere ancora piu’ drammatico perche’ il crollo delle due palazzine e’ avvenuto durante l’evacuazione di uno degli edifici. Erano stati gli inquilini della palazzina a tre piani ad avvertire i vigili del fuoco perche’ in serata avevano sentito degli scricchiolii nel palazzo e delle crepe. I pompieri sono arrivati poco dopo le 23 e mentre effettuavano l’evacuazione e’ avvenuto il crollo delle due palazzine. La Procura di Palermo ha aperto un’inchiesta.

“Siamo intervenuto poco dopo le 23 per effettuare una verifica di una palazzina e dopo avere deciso l’evacuazione dello stabile e’ avvenuto il crollo delle due palazzine”. Lo ha detto Gaetano Vallefuoco, Comandante provinciale dei vigili del fuoco di Palermo, che da ieri sera si trova in via Bagolino dove sono crollati i due edifici. “Quando e’ arrivata la squadra dei vigili del fuoco il quadro e’ apparso subito critico -dice ancora Vallefuoco – ecco perche’ abbiamo deciso di evacuare”. Il primo cadavere, quello di Ignazio Accardi e’ stato estratto dalle macerie intorno alle 2.30. Poco dopo le 6 e’ stato individuato ed estratto il secondo corpo, quello di Antonino Cina’. “Ci risultano ancora due dispersi – spiega sempre Vallefuoco – che stiamo cercando”.

“Le palazzine sono crollate davanti ai nostri occhi. E’ stato terribile. Eravamo affacciati al balcone per vedere come procedeva l’evacuazione di uno dei due edifici, quando all’improvviso c’e’ stato un boato, sembrava ci fosse il terremoto. Subito dopo abbiamo visto tanta polvere e la tragedia”. La signora Maria B. ha ancotra il terrore dipinto sul viso. Per tutta la notte e’ rimasta in via Bagolino per assistere a quanto accaduto. Accanto a lei c’e’ un signore, Luciano G., anche lui scosso per quanto accaduto. “Ero seduto sul divano con mia moglie – racconta con la voce tremante – sentivo strani rumori che provenivano da fuori, ma mia moglie mi diceva di andare a letto. Mi sono affacciato a all’improvviso e’ caduto tutto”.

I vigili del fuoco di Palermo, intanto, stanno effettuando una verifica nel palazzo adiacente ai due edifici crollati. I pompieri stanno verificando la solidita’ dell’edificio adiacente per cercare di capire se ci sono pericoli per la tenuta della struttura. Le due palazzine crollate erano una di un piano e l’altra di quattro piani. Per alcune ore si e’ temuto che il bilancio del crollo fosse ancora piu’ grave. Una madre con i due figli, poco prima dell’evacuazione dei vigili del fuoco, ieri sera e’ andata a trascorrere la notte dalla sorella senza avvertire nessuno. Cosi’ per tutta la notte si e’ scavato tra le macrie cercando i tre. Soltanto all’alba i pompieri sono stati avvertiti che la donna con i due bambini si era allontanata dopo l’allarme per gli scricchiolii sentiti durante la giornata.

14,50 - Nella notte due palazzine nella zona dei cantieri navali a Palermo sono crollate. E' stato ritrovato il corpo di una delle due donne finora disperse: Maria La Mattina, 80 anni, e Elena Trapani, 74 anni. Solitaria ad angolo con via Aloisio Juvara, è rimasta in piedi una palazzina di 3 piani al civico 55, prima unita alle altre due case.

Tutto nella via è ricoperto da uno strato di polvere. Gaspare Camarrone, che abita accanto agli edifici crollati, racconta di aver visto uscire dalle macerie un vigile del fuoco con in braccio una bambina, trasportata all'ospedale di Villa Sofia, dov'e si trova in buone condizioni.

Una signora, che vive nella palazzina attigua a quelle crollate, racconta: "Stavo tornando a casa e sono stata investita da una nuvola di polvere -racconta- fortunatamente della nostra palazzina si sono salvati tutti ma ora, secondo i vigili, la casa è inagibile perché si è lievemente inclinata". Sul posto anche numerosi parenti delle due vittime e delle due donne disperse.

"Sotto le macerie -piange una donna- è rimasto mio suocero e mia suocera, che ancora non è stata ritrovata. Secondo alcuni testimoni mia suocera, al momento del crollo era affacciata".

Gli abitanti delle due palazzine crollate avevano dato l'allarme al centralino dei vigili del fuoco poco prima del cedimento. I residenti si erano allarmati per i forti scricchioli che avevano sentito. Sul posto erano già arrivati i pompieri che stavano facendo allontanare gli occupanti dei due immobili quando è avvenuto il crollo.

Nei due edifici abitavano sette famiglie, e la gran parte è riuscita ad abbandonare la casa prima del crollo. Alcune persone sono rimaste ferite dai calcinacci, ma le loro condizioni non sono apparse preoccupanti.
 

09,00 -  Un boato terrificante, davanti ai vigili del fuoco arrivati pochi istanti prima, avvertiti da una chiamata: «Sentiamo degli scricchiolii dai muri, abbiamo paura». 

Sotto le macerie hanno perso la vita quattro persone, due uomini e due donne. Ore 23 e 30, via Bagolino a Palermo, una strada che attraversa caseggiati popolari a due passi da moli e cantieri del porto.
CEDIMENTO - Le palazzine si sbriciolano d'improvviso, quasi certamente per un cedimento strutturale (esclusa l'ipotesi iniziale della fuga di gas). Prima cede l'edificio più alto e l'implosione provoca il crollo anche dell'altro, quello subito accanto, più basso. Sulla strada la gente - in tanti erano stati fatti evacuare pochi istanti prima dai pompieri - assiste sbigottita alla scena apocalittica. «E' stato come se le case fossero state colpite dal terremoto, si sono sbriciolate come un castello di sabbia» ha detto un testimone. Almeno dieci i feriti già portati i ospedale (tra cui una bambina). La vittima accertata è Ignazio Accardi, 85 anni, il cui cadavere è stato trovato sotto una trave. Risulta dispersa la moglie Maria La Mattina, di 80 anni. Dispersi anche Elena Trapani, 74 anni, e il nipote di 54 anni

«SINISTRI SCRICCHIOLII». Nei due edifici vivevano otto famiglie. Da tempo, dopo la costruzione di una struttura prefabbricata all'ultimo piano di uno dei due immobili, più di una crepa si era formata sui muri. «Da un anno avevano costruito un quarto piano e la casa si era riempita di crepe e si sentivano continui scricchiolii. Oggi i rumori hanno fatto preoccupare più del solito e abbiamo chiamato i Vigili del fuoco, che ci hanno fatto immediatamente sgombrare. Qualche minuto dopo è venuto giù tutto». È il racconto di Giuseppina Ferrara, che con la sua famiglia viveva al terzo piano di una delle due palazzine crollate lunedì sera a Palermo. «Il palazzo si è sbriciolato e ha trascinato con se anche la palazzina vicina - continua la donna - Io con la mia famiglia e le due famiglie dello stesso palazzo siamo riusciti a metterci in salvo».

LA CHIAMATA AL 115.  Accardi e la moglie, invece, erano affacciati al balcone e non sono riusciti a fuggire. I vicini di casa hanno visto le mura crollare e inghiottire i due anziani. «Non è giusto morire così», dice il figlio della coppia avvertito dai vigili del fuoco. E solo grazie all'intervento tempestivo dei pompieri si è evitato che il bilancio del crollo fosse ancora più drammatico.«Siamo intervenuti in seguito ad una chiamata che ci segnalava un dissesto statico di un palazzo - racconta il comandate dei vigili del fuoco di Palermo, Gaetano Vallefuoco . Quando siamo arrivati abbiamo trovato una situazione drammatica e abbiamo fatto evacuare le due palazzine, mettendo in salvo anche una persona disabile. Alcuni abitanti sono riusciti ad uscire dagli edifici, ma all'improvviso - prosegue il comandante Vallefuoco - gli immobili sono venuti giù. Alcune persone rimaste dentro sono comunque riuscite a scappare, altri quattro invece non ce l'hanno fatta».

IL SINDACO ORLANDO - Sul posto, oltre ai Vigili del fuoco e alla Polizia, c'è anche il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, che ha organizzato l'ospitalità per le famiglie evacuate.