A denunciare la ripresa dell'azione dei ladri, che tra agosto e settembre anticiparono diversi viticoltori nelle operazioni di vendemmia, è il segretario della Cia di Petrosino, Enzo Maggio. «I furti di idranti - scrive Maggio - mettono a rischio la produzione per i terreni che ricadono nelle aree irrigue del consorzio di bonifica di Trapani, soprattutto quelli dell'area della diga Trinità. Si rischia di non poter irrigare le colture, creando gravissimi danni alle coltivazioni. È a rischio la produzione». Per questo, la Cia di Petrosino intende promuovere iniziative volte ad evidenziare il problema «a ogni livello». Nei prossimi giorni, insieme a un gruppo di agricoltori, Maggio incontrerà il direttore del Consorzio di bonifica 1, Felice Crescente, allo scopo di «sensibilizzare la politica regionale, spronandola a intraprendere una battaglia di legalità e a rassicurare i proprietari, affinché sia possibile svolgere la prossima campagna irrigua, salvando le coltivazioni». Prosegue, intanto, la raccolta di firme con cui si chiede che i mezzi di trasporto dei contadini possano utilizzare il carburante agricolo, meno costoso della nafta alla pompa.