Il divieto di sosta passa da 39 a 41 euro. Il mancato uso delle cinture di sicurezza da 76 a 80 euro. La multa per chi telefona mentre guida da 152 a 161 euro. Per chi passa con il semaforo rosso, da 154 a 163. Nove euro in più (da 159 a 168 euro) anche per chi supera il limite di velocità fra i 10 e 40 orari. L'Italia è prima nella classifica europea delle infrazioni: +1.512 per cento in 10 anni. Un verbale ogni 10 secondi a Milano, ogni 12 secondi a Roma. Solo due italiani su dieci pagano senza contestare - dice Vittorio Carlomagno, presidente di Contribuenti.it -, gli altri ricorrono al Prefetto». Tra le modifiche al Codice discusse in Parlamento (oltre alla notifica tramite posta elettronica certificata) c'è lo sconto del 20 per cento per chi paga entro cinque giorni.
«Sterilizzare gli aumenti con un provvedimento politico»: la pensa così anche Gianprimo Quagliano, presidente del Centro studi Promotor: «Il vaso è ormai traboccato: abbiamo le imposte sui carburanti più pesanti d'Europa. Il settore è stremato: il crollo delle vendite ha portato il nostro mercato al livello di 33 anni fa». Occorrerebbe invertire la tendenza alla fuga dall'auto. Ma questi rincari «vanno in senso contrario» anche per Angelo Sticchi Damiani, presidente dell'Aci. «Nell'ultimo anno c'è stato un calo vertiginoso dell'uso. Insistere con questi aumenti è un assurdo accanimento: fermateli».