Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
20/12/2012 05:53:51

Abbattimento delle case abusive, a Gennaio si riparte con altre sei demolizioni a Marsala

Con l'avvento del Sindaco Giulia Adamo si erano fermate le demolizioni del primo lotto di case, che comprende 22 immobili. A causare il blocco delle operazioni erano stati diversi fattori: l'esaurimento dei soldi, il mancato rispetto della tabella di marcia a causa delle resistenze dei proprietari abusivi, l'avvicendamento di dirigenti al Comune. A dare di nuovo impulso alla procedura, dopo che la Procura di Marsala ha fatto intendere di aprire un fascicolo - come in passato - in caso di ulteriori ritardi, è stato il ritorno a Settembre al Comando di polizia Municipale di Vincenzo Menfi, esperto in materia, tanto da occuparsi dei reati di abusivismo edilizio per conto del Procuratore Alberto Di Pisa, che lo considera uno dei suoi più fidati collaboratori e non ha mancato di encomiarlo in passato. 

Quindi, adesso si va avanti. Per completare la prima lista mancano ancora 12 immobili da abbattere. La polizia municipale è stata in questo campo molto operativa. Gli immobili - che, lo ricordiamo, sono stati confiscati ai proprietari e sulla carta sono di proprietù comunale - sono stati svuotati da mobili e suppellettili, e sono state già staccate tutte le utenze: acqua, luce e gas. A Gennaio, molto probabilmente, si riprenderà con gli abbattimenti. Sei immobili sono già pronti, svuotati, aspettano solo le ruspe. Gli altri sei seguiranno poi in primavera. Nella migliore delle ipotesi si spera di poter finire tutto entro i primi sei mesi del 2013, ma c'è chi dice che si potrebbe andare oltre. 

L'attività segue anche una circolare regionale di qualche settimana fa con la quale la Regione Siciliana invitava i Comuni ad attivarsi per "rimuovere le inerzie" in tema di vigilanza edilizia. Il Comune di Marsala ha preventivato una spesa di 10.000 euro per l'abbattimento di ogni immobile, quindi di 120.000 euro. Tra l'altro queste somme dovrebbero essere recuperate, perchè la legge prevede che la rimozione dell'immobile abusivo avvenga a spese del proprietario. 

Sulla carta gli immobili da abbattere nella sola città di Marsala sono 539. Si tratta di immobili per i quali il Comune ha già chiesto da anni le chiavi ai proprietari ed avviato le procedure per la demolizione.

C'è poi ancora da chiarire il mistero degli immobili sanati con false dichiarazioni, stando alle aerofotogrammetrie del 1978 che dimostrano che parecchi edifici, «sanati» con dichiarazioni dei proprietari che hanno attestato di averli realizzati prima dell'entrata in vigore (1 gennaio 1977) della legge regionale che vieta gli interventi edilizi nella fascia dei 150 metri dal mare, in realtà furono costruiti in epoca successiva. Pare che facendo un raffronto tra la situazione fotografata con le aerofotogrammetrie del '78 e l'attuale stato delle cose gli edifici abusi sarebbero oltre 2.600. 

I proprietari che hanno dichiarato il falso pur non rischiando il procedimento penale (reato estinto per prescrizione), potranno subire analogo «trattamento» di quello riservato a coloro per i quali è stato avviato l'iter per la demolizione degli immobili. Prima, dunque, l'acquisizione al patrimonio comunale e poi le ruspe.