Sono gli enti ecclesiastici siciliani a godere di alcune delle ultime generosità della vecchia giunta Lombardo. Contributi per parrocchie, seminari, eventi cattolici, lavori alle chiese. Tanti e, come vuole la tradizione, abbondanti.
Le spese sono state previste nei mesi tra maggio e settembre, ma solo qualche giorno fa sono state catalogate nella Gazzetta Ufficiale della regione. 8 milioni di euro, dicevamo, che affiorano in un bilancio regionale pieno zeppo di debiti e di altre voci che sanno di spreco. Tra i più corposi stanziamenti, previsti dagli ultimi regali dell’ex giunta regionale, c’è quello da quasi un milione di euro concesso ai Frati Minori di Ispica. 500 mila euro invece sono serviti per finanziare la manutenzione straordinaria della Chiesa madre di San Alfio, nel Catanese. In quella zona sono arrivati massicci i contributi dell’ex governo del catanese Lombardo. Oltre 1,7 milioni di euro sono stati destinati ai “lavori di recupero e conservazione della chiesa di San Giuseppe in Ognina a Catania”. Altri 995 mila euro servono invece per i lavori alla chiesa madre di S. Maria e S. Alfio a Lentini, in provincia di Siracusa. 435 mila euro per il Seminario vescovile di Piazza Armerina (En). 815 mila euro per la manutenzione della Chiesa Madre di Monterosso Almo. A Trapani invece arrivano 100 mila euro per i lavori alla Chiesa Anime Sante del Purgatorio. E anche Marsala avrebbe ricevuto la grazia di Lombardo. 350 mila euro infatti sarebbero stati stanziati per la "costruzione di un fabbricato a servizio dell' Istituto Servi del Cuore Immacolato di Maria".
Tanti, dicevamo, sono gli enti ecclesiastici destinatari dei contributi. C’è da dire inoltre che gli edifici in questione spesso non sono usati per scopi religiosi (alberghi, centro congressi, scuole private, centri per anziani). Per questo motivo tutti questi stanziamenti possono far pensare allo spreco. Certo, poi ci sarebbe la questione “morale” di tali finanziamenti, che stridono leggermente con la missione sociale che dovrebbe avere la chiesa soprattutto in tempo di crisi. A tal proposito dalle colonne di Repubblica è arrivato l’appello di Augusto Cavadi affinchè gli enti religiosi utilizzino i soldi stanziati a loro favore destinandoli alle fasce sociali che hanno risentito maggiormente della crisi. “ Sarebbe un messaggio molto più eloquente di tante prediche rituali, - scrive Cavadi - di tanti appelli cartacei che nessuno legge né tanto meno interiorizza. Forse, paradossalmente, sarebbe offrendo gli appartamenti destinati ai seminaristi e ai novizi (per ora vuoti) a chi non ha casa, che man mano arriverebbero nuove "vocazioni"”.
Intanto altri finanziamenti bizzarri arrivano dal dipartimento Beni Culturali, sempre risalenti all’epoca lombardiana, nell’ambito di un bando riguardante la valorizzazione dell’identità siciliana. E così dal giugno scorso sono piovute richieste di contributi, per la maggiore approvati. In totale sono 1,3 milioni e 522 istanze ammesse a valutazione. Per fare alcuni esempi, alla cooperativa Almas di Trapani sono stati previsti 13.734 euro per l’anniversario dei 75 anni dall'apertura del collegamento ferroviario Palermo-Trapani (via Milo). A Palermo l'associazione “Ditirammu canti e Memorie popolari” ha ottenuto 14.700 euro per “L'albero del canto, diario delle tradizioni di famiglia”. L'associazione “Sicilia Queer” ha ottenuto per intero i 20.684 euro chiesti per l'evento “Meticciato culturale e differenze nella costruzione dell'identità siciliana fra storia, miti e Contemporaneità”.
Francesco Appari