Titone Antonino la notte del 29 dicembre era alla guida della propria autovettura sulla SS115 con direzione Mazara del Vallo, con un andatura incerta e sbandando a destra e sinistra, facendo insospettire i militari della gazzella che riuscivano a fermarlo. Ma una volta sceso dalla macchina, il Titone, visibilmente ubriaco, brandendo in mano una bottiglia, si avvinghiava contro i carabinieri che riportavano delle lievi lesioni, cercando di aggredire uno di loro, ma non riuscendo nell’impresa per la pronta reazione dell’equipaggio, che immobilizzava a terra l’aggressore, ammanettandolo. Nell’eseguire la perquisizione veicolare e personale, gli veniva sequestrata una pistola scacciacani a tamburo, priva di tappo rosso, che teneva occultata alla cintura e che era stata ista appena il Titone cercava di aggredire i militari, una spranga in ferro lunga cm. 37 e un bastone in legno lungo cm. 80.
Insieme ai Carabinieri della Stazione di Petrosino, con l’intervento del Luogotenente Giaramita, veniva sottoposto all’alcool test, risultando positivo con un valore di gran lunga superiore al limite consentito per legge e per questo la propria autovettura veniva posta sotto sequestro amministrativo.
Dopo gli accertamenti di rito, sono scattate le manette: l’ Autorità Giudiziaria ha disposto gli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida. Nella giornata di lunedì scorso, anche il G.I.P. di Marsala, avallando ulteriormente e confermando integralmente il quadro accusatorio e gli elementi di prova raccolti e ricostruiti dai Carabinieri e dal magistrato inquirente, ha convalidato l’arresto, disponendo gli arresti domiciliari.