Lo stato di agitazione è stato dichiarato dal sindacato autonomo Usae al termine di una riunione con i vertici dell'azienda privata. In pratica ai lavoratori interessati ed all'organizzazione è stata prospettata la decisione già presa dalla stessa azienda e che si concretizzerà quasi certamente dal primo marzo. Di fatto, per gli addetti alle pulizie, -secondo quanto dichiara anche lo stesso rappresentante sindacale presente alla riunione, Marcello Signorello- verrà diminuito lo stipendio per un importo pari a circa 7 ore mensili.
«Ma il colmo è - dice il sindacalista- che, in base a quanto deciso dalla ditta i lavoratori in quell'arco orario lavorativo dovranno sviluppare la stessa mole di lavoro che veniva fatta precedentemente e cioè con uguale numero di locali da pulire che erano stati già assegnati». Il sindacato ed i diretti interessati, però, non ci stanno. L'Usae ha quindi chiesto un incontro con l’Asp.