“Mentre all’Ars si discute con ritardo delle proposte di riforma – prosegue la nota di Sicilia OpenGov – corre già il tempo fissato dal Governo regionale per le imminenti elezioni provinciali, con l’assai probabile obiettivo di rendere la riduzione dei costi e la riforma, una volta approvate dall’assemblea, applicabili solo nella successiva consiliatura.
C’è da ritenere che l’intendimento, peraltro mai sottaciuto dall’inquilino di Palazzo d’Orleans, sia quello di mantenere inalterato l’attuale assetto ed i costi degli apparati per finalità politiche ‘espansive’. Prova ne è che lo stesso Governo non ha formulato alcuna proposta di riforma delle Province regionali”.
Secondo Open Government, “è chiaro, a questo punto, che non si arriverà per tempo all’obiettivo fissato dalla legge regionale 14/2012 che impone, prima della indizione delle elezioni provinciali, un risparmio di almeno il 20% dei costi, né a dare attuazione alle riforme statali che prevedono un drastico ridimensionamento delle Province”.
“Si propone ricorso con l’obiettivo di bloccare l’illegittimo e costoso rinnovo delle Province regionali sino al varo di una riforma coerente con le previsioni dello Statuto regionale che istituisca i liberi consorzi e ne riduca i costi” si legge a conclusione del comunicato.