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04/03/2013 10:40:00

Sicurezza sul lavoro: per farla breve

Anche le attività lavorative che apparentemente non comportano rischi come il piccolo negozio di abbigliamento, il bar, la farmacia, lo studio professionale, l’agenzia di assicurazioni - solo per fare degli esempi - non esimono il datore di lavoro dal rispetto della normativa in materia di sicurezza sul lavoro.

Riepilogando – e, in estrema sintesi - il datore di lavoro deve:

effettuare la valutazione di tutti i rischi presenti nella sua azienda;

redigere il documento di valutazione dei rischi. Attenzione! dal 01 giugno 2013 non basterà più l’autocertificazione di avvenuta valutazione dei rischi ;

nominare il RSPP (responsabile del servizio prevenzione e protezione), che può essere un consulente esterno o lo stesso datore di lavoro in possesso di adeguata formazione;

informare i lavoratori della facoltà di eleggere al loro interno un RLS (rappresentante dei lavoratori per la sicurezza);

designare e formare gli addetti alla gestione delle emergenza;

nel caso in cui fosse necessario (ad esempio per lavoratori addetti all’uso di videoterminali per più di venti ore settimanali) nominare il Medico competente e sottoporre i lavoratori esposti a sorveglianza sanitaria;

formare e informare i lavoratori sui rischi presenti nello svolgimento delle attività;

e, chiaramente, porre in essere tutte le misure necessarie ad eliminare o contenere i rischi aziendali in un’ottica di miglioramento continuo!

Si fa presente che ai sensi dell’art 2 del D.Lgs. n.81/08 sono da intendersi “lavoratori” coloro che svolgono un’attività lavorativa nell’ambito dell’organizzazione, compresi i soci lavoratori di società, gli associati in partecipazione di cui all’art 2549 c.c., gli apprendisti, i praticanti, i tirocinanti. Inoltre l’art. 3 del D.Lgs. n.81/08 prevede che vada tutelato anche il personale con contratto di somministrazione, i lavoratori in distacco, i collaboratori a progetto e lavoratori occasionali con prestazioni di tipo accessorio.

a cura di Rosaria Nolfo

 

Newsletter n. 6 del 04 marzo 2013