Lo rende noto il segretario provinciale della Uilcom, Francesco Silvano, evidenziando quando previsto nel "piano di riorganizzazione per il biennio 2013-2014" presentato dall'Azienda ai sindacati. La sede di via Marino Torre, con 34 addetti al "servizio 187" e una decina di operai, rientra fra "le piccole sedi con meno di 50 dipendenti che saranno soppresse nel 2014", nell'ambito di un programma che prevede la razionalizzazione delle sedi e il ricorso ai contratti di solidarietà, con la riduzione di giornate lavorative e stipendi.
«Le attuali sedi di Caring (call-center) sono 125, sparse in 81 città del territorio nazionale - racconta Silvano - mentre, a fine piano, dovrebbero essere 31 in 27 città". Con l'accorpamento delle sedi, risulteranno in esubero oltre cinquemila dipendenti, compresi quelli trapanesi, con due possibilità di scelta: la soluzione del "telelavoro" dalle rispettive abitazioni, oppure il trasferimento a Palermo; in ogni caso, per un totale di 33 mila lavoratori in organico, è prevista una riduzione contrattuale, pari al 6,15 per cento e 16 giorni lavorativi annui per gli operatori di call-center, nonché al 15 per cento e 39 giorni di lavoro per i tecnici. L'ipotesi dei contratti di solidarietà, su richiesta della Telecom, dovrebbe essere valutata dai sindacati entro il prossimo 11 marzo, "nonostante non si sappia ancora se, e in che misura, saranno finanziati gli ammortizzatori sociali - afferma il segretario della Uilcom - considerato che, al momento, la cassa integrazione ha fondi fino a giugno e non si sa se il futuro Governo la vorrà rifinanziare, né se il nuovo Governo accetterà di autorizzare i contratti di solidarietà per un'azienda in attivo come Telecom Italia».
Su questo fronte, comunque, l'organizzazione sindacale è preparata ad aprire un confronto. «Siamo pronti a trattare, ma si escluda lo scorporo delle attività ed il trasferimento territoriale del personale» precisa Francesco Silvano, manifestando al tempo stesso una certa preoccupazione, per l'intenzione dell'Azienda di affidare i servizi di call-center ad altre società. «La Uilcom è pronta a discutere con Telecom e a raccogliere la sfida della riorganizzazione - conclude - a patto che si metta da parte l'ipotesi della societarizzazione».