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14/03/2013 05:50:04

Pino Milazzo: "Con questa crisi il giardino di Porta Nuova è una pazzia"

Sì, principalmente per una questione economica. Oggi, con la crisi che ci attanaglia, andare a spendere 100 mila euro per un’opera che durerà sei o sette mesi, secondo me è una pazzia. Fosse stata un’opera duratura nel tempo, allora era diverso. Poi c’è tutto il discorso delle autorizzazioni e dei lavori. C’è un’indagine in corso da parte della magistratura. Speriamo solo che le cose siano state fatte in regola, altrimenti sarebbe un pasticcio.

Intanto la Soprintendenza ai Beni Culturali di Trapani ha esaminato le carte e ha detto che non ci sono vincoli particolari per Porta Nuova da vietare la costruzione di questo giardino. Quindi da questo punto di vista è tutto in regola.

Bene, meglio così. Ma la cosa che non ci quadra è il discorso economico. E penso che non quadri un po’ a tutti i cittadini. Un’opera da 100 mila euro pensavo fosse stata inquadrata nel piano triennale delle opere pubbliche fatto a novembre, in modo tale che avevamo la possibilità di vedere il progetto.

Ma lei aveva captato qualcosa nelle segrete stanze del Comune riguardo questo progetto?

Conoscevo da consigliere comunale l’esistenza di un qualche progetto, ma non sapevo cosa volesse realizzare. In primo momento pensavo addirittura ad un campo di bocce. Quello che il sindaco vuole fare è sempre un tabù. Alla fine tutto quello che il consiglio comunale delibera per il sindaco non è buono.

Bisogna però concentrarsi su un punto. Cioè che quest’opera è finanziata con i fondi sulla manutenzione straordinaria delle strade. E anche secondo il cartello, questo giardino risulta un opera di manutenzione della sede stradale.

Loro cos’hanno fatto. Hanno prelevato dal capitolo parchi e giardini le somme per il prato verde. Poi hanno dato l’incarico ai progettisti. Per quanto riguarda la manodopera invece, hanno preso l’impresa che doveva occuparsi di manutenzione stradale e l’hanno incaricata di fare i lavori per il giardino.  L’impresa è la “Giovanna Di Dia”.

E se ci fosse davvero bisogno di fare manutenzione stradale, ad esempio una strada dissestata, che succede?

L’impresa sarà impegnata e la strada rimarrà con la buca. Qualcuno ci va a finire dentro e il Comune paga. A mio avviso non si poteva fare così. Bisognava presentare un progetto e inserirlo nel piano triennale dell’opere pubbliche.

È anche grave che tutto ciò non sia passato in consiglio comunale, e che l’assessore Musillami abbia giustificato il tutto dicendo che il sindaco voleva fare una sorpresa.

Con i suoi soldi può fare tutte le sorprese che vuole, ma non con quelli della collettività. Inoltre inviterei l’assessore Musillami a fare un giro per le strade marsalesi, soprattutto in periferia che sono davvero messe male.