Pietra della discordia è la bocciatura, lo scorso 19 Dicembre, da parte del direttivo della FP - Cgil di Trapani, del rendiconto finanziario 2011. Un atto politico, una sfiducia a Del Serro per costringerlo alle dimissioni. "Ma l'esito di quella votazione viene snobbata - scrivono i firmatari - e il Segretario Del Serro continua a governare nell’assolutismo, gestendo la politica sindacale e la finanza della Funzione Pubblica trapanese, senza dar conto a nessuno nonché sprovvisto della fiducia al bilancio dall’organismo preposto alla ratifica del suo operato". Il giro d'affari della Fp Cgil in provincia di Trapani è di circa 60.000 euro. Sono le somme che vengono versate direttamente al sindacato dalle trattenute in busta paga degli iscritti. Con questi soldi il Sindacato paga le manifestazioni, gli scioperi, il rimborso spese per le attività sindacali, e mantiene anche una dipendente part - time. "Il segretario - scrivono i firmatari della lettere - continua imperterrito a gestire ed utilizzare le risorse dell’Organizzazione senza porsi il problema della sfiducia al bilancio che rappresenta la gestione politico-istituzionale che gli permette di occupare quel posto". Per la gestione dell’anno 2012 manca financo l’approvazione del bilancio preventivo da parte del Comitato Direttivo in carica, in spregio allo Statuto.
"Preoccupa - è scritto nella lettera - l’incomprensibile silenzio di Mimma Argurio, Segretario della Camera del Lavoro di Trapani, primo organismo chiamato a far cessare questo stato di cose, che forte delle regole del nostro Statuto, e con l’autorevolezza che gli compete, può certamente ancora intervenire per il ripristino ed il rispetto delle regole tutte che sono e devono essere patrimonio e tradizione della CGIL e che ancora oggi continuano ad essere violate nel silenzio, in quanto il Direttivo stesso dovrebbe essere convocato almeno una volta ogni tre mesi”. Argurio, tra l'altro è stata segretaria della Cgil Funzione Pubblica proprio prima di Del Serro.
I componenti del direttivo Fp Cgil di Trapani hanno anche portato la situazione locale a conoscenza degli organi nazionali confederali e di categoria "nell’auspicio che un intervento pronto e deciso possa restituire credibilità ai lavoratori che credono in una CGIL vicina ai lavoratori, alla gente e alle problematiche sociali. Invero l’immobilismo ed impunità a palesi violazioni allo Statuto mostrano che questa CGIL non è quella per la quale ci siamo finora spesi per il raggiungimento politico ed ideologico dei fini statutari". I firmatari sono Adamo Gino, Barraco Concetta, Calvino Tommaso, Cimino Francesca, Genna Andrea, Genovese Antonino, Gerardi Vincenzo, Grimaldi Giovanna, Virgilio Filippo, Virgilio Leonardo.
Tenta di smorzare i toni Vincenzo Milazzo, che fa parte della segreteria del sindacato trapanese: "E' un'iniziativa legittima", commenta Milazzo. E aggiunge: "Sono cose che capitano all'interno del sindacato". Milazzo precisa però che in ragione delle contestazioni mosse "abbiamo chiesto l'invio di una commissione ispettiva della Cgil, che è già stata a Trapani, ha effettuato i controlli e ha trovato, dopo aver analizzato i bilanci degli ultimi cinque anni, i conti a posto". Dunque, si tratta di schermaglie in vista della nuova stagione congressuale della Cgil che si sta per aprire. "Non credo che Del Serro si ricandiderà - anticipa Milazzo - anche perchè nel frattempo è andato in pensione".