Il governatore Rosario Crocetta ha accolto il voto d`aula (25 sì, 28 no) con un applauso.E` la vittoria del governo e della maggioranza, esulta il presidente Crocetta. E parla di prima tappa della rivoluzione e di modello Sicilia.
A favore hanno votato anche i deputati grillini, che parlano di vittoria del `modello Sicilia`, rilanciando dunque l`alleanza, non formale ma sui contenuti, che piace tanto al loro leader Beppe Grillo. "L`abolizione delle Province era un punto del nostro programma, abbiamo rispettato l`impegno preso con i cittadini, dice il capogruppo dei grillini all`Ars, Giancarlo Cancelleri.
Contrario all`abolizione delle Province, il Pdl che puntava sul mantenimento degli enti e la riduzione dei costi. Dopo quattro ore, scandite da tentativi di ostruzionismo, l`Ars ha approvato con voto segreto il maxi-emendamento, scritto dalla maggioranza tenendo conto di alcune osservazioni fatte nei giorni scorsi dal commissario dello Stato. Per il deputato del Pdl, Salvino Caputo," l`eliminazione delle Province regionali creerà situazioni di vuoto giuridico ed amministrativo con la conseguente paralisi di servizi importanti e il nascere di costosi contenziosi".
Il voto finale al testo è stato rinviato a questo pomeriggio, ma sarà una pura formalità. La riforma prevede che entro il prossimo 31 dicembre il Parlamento approvi una nuova legge per regolamentare i liberi consorzi, prevedendo fin da ora però l`elezione di secondo livello dei componenti. Con l`abolizione degli enti provinciali il governo Crocetta calcola un risparmio di circa 50 milioni di euro.
Di svolta per la Sicilia e per il Paese parlano il segretario regionale del Pd Giuseppe Lupo e il capogruppo Baldo Gucciardi, firmatario del maxi-emendamento. Soddisfatto anche il segretario regionale dell`Udc, Gianpiero D`Alia: "La riforma era nel nostro programma". Mentre per il presidente dell`Ars, Giovanni Ardizzone (Udc), "il Parlamento siciliano ha dato un bel messaggio al Paese".
Per Paolo Ruggieri, ex assessore e consigliere provinciale a Trapani, "verrà a mancare un ultracentenario livello di democrazia diretta, atteso che i vertici di tali Consorzi sarebbero eletti dai Consiglieri comunali, evidentemente su indicazioni delle segreterie dei partiti. I parlamentari regionali nel frattempo, diversamente da quanto promesso a fine Ottobre da Crocetta, si guardano bene dal ridursi indennità e benefit vari. E nessuno ha informato che, comunque, alle prossime amministrative i Consigli Provinciali avrebbero avuto un minor numero di eletti, in virtù di una norma approvata da tempo, e che le Giunte sarebbero state dimezzate. La riforma voluta da Crocetta, grillini e company non porterà risparmi, ma conflittualità tra i Comuni (per l'adesione a questo o a l'altro Consorzio) e smarrimento per i Cittadini, che man mano si vedranno "sfilare" enti e servizi che verranno accentrati in sede regionale".
"Con l'abolizione delle province la Sicilia dimostra di fare sul serio. Non c'è più spazio per le parole, il governo Crocetta e la sua maggioranza hanno avuto il coraggio di eliminare un Ente poco produttivo e molto costoso. Adesso la Sicilia, da sempre considerata Regione di sprechi e clientelismo, diventa un modello da seguire per tutto il Paese". Lo dice il senatore del Movimento 'Il Megafono' Giuseppe Lumia.
ADAMO. In un sms inviato stamattina al Presidente della Regione Rosario Crocetta il Sindaco di Marsala esprime il suo vivo compiacimento per l’abolizione delle Province regionali.
“E’ un momento storico di grandissima rilevanza – continua Giulia Adamo. La Sicilia, prima in Italia, con questa significativa scelta, ha dato una lezione socio-morale di grandissimo livello a tutta l’Italia. Anche se non tutto è ancora ben definito cesseranno la loro attività anche gli Ato e gli Iacp; anche qui con un notevole risparmio finanziario. Il cambiamento, come lo stesso on. D’Alia l’ha definito, è davvero cominciato. Il pacchetto taglia-spese del Presidente della Regione va avanti e noi siamo felici come Udc siciliana assieme a al gruppo dell’Assemblea Siciliana – conclude il Sindaco - di averlo sostenuto e di continuare a sostenerlo”. Come sms è un po lunghetto...