La decisione deriva dalla necessità, dice Crocetta, di “favorire l’inserimento delle donne nella vita politica e istituzionale”, cosa per la quale la Giunta ha presentato un disegno di legge all'Ars che introdurrà, con ogni probabilità, il doppio voto di genere, cioè la possibilità di indicare nella scheda elettorale il nome di un uomo e di una donna. Una decisione destinata a stravolgere molta parte delle strategie pre - elettorali di queste ultime settimane.
Ecco perchè ha deliberato di spostare al 9 giugno la data delle elezioni comunali, precedentemente fissata il 25 e 26 maggio. Il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta ha dato mandato all’assessore alle Autonomie locali Patrizia Valenti di emettere il relativo decreto.
Ieri mattina in prima commissione Affari istituzionali presieduta dal deputato Marco Forzese erano stati depositati 25 emendamenti al testo di legge che prevede l’inserimento del doppio voto di genere (che obbliga cioè al voto di un uomo e di una donna pena la nullità del voto espresso) e la doppia scheda per dividere il voto del candidato sindaco da quello delle liste collegate.“Li valuteremo senza pregiudizi anche in ordine alle modifiche per il sistema di voto per i sindaci – dice il presidente della prima commissione, Marco Forzese, deputato del gruppo “Democratici e riformisti per la Sicilia” – Diversi emendamenti introducono la doppia scheda. Questa eventualità di riformare la legge elettorale è senza dubbio posititiva. Va nel solco della separatezza del voto assegnato ai sindaci rispetto alla doppia scelta dei consiglieri di entrambi i generi. Auspico, dopo i lavori odierni della commissione, una seduta d’Aula per la legge elettorale che contenga la riforma proposta dal governo di Rosario Crocetta e gli aggiustamenti al sistema di voto”.
A norma di legge, fra l’indizione dei comizi elettorali e lo svolgimento delle elezioni devono passare 55 giorni e vista la prossima convocazione dell’aula, l’8 di aprile sarebbe stato impossibile approvare la legge di riforma elettorale con la previsione del voto di preferenza per le donne per procedere alle elezioni comunali con il nuovo voto.