Nel corso di un servizio perlustrativo la pattuglia della Stazione di San Filippo, nell’effettuare un controllo sul lungomare di contrada Spagnola, dove in passato si erano già verificati episodi di furto di cavi di rame, ha notato che l’illuminazione pubblica era spenta; già insospettiti da questo fatto, individuavano subito dopo un veicolo fermo con dei soggetti che stavano caricando del materiale all’interno del bagagliaio. Alla vista dei militari, i soggetti hanno cercato di darsi alla fuga, ma sono stati immediatamente bloccati dai carabinieri e sottoposti ad un primo controllo di polizia.
In seguito ad una perquisizione veicolare e personale, nella disponibilità di Iovino e Di Pietra sono stati trovati e e sequestrati vari strumenti utilizzati per tagliare e raccogliere i fili di rame asportati precedentemente, i quali erano già stati raccolti in due matasse, pronte per essere trasportate e occultate nel bagagliaio dell’autovettura. Da una prima stima il materiale sequestrato risulta essere pari a 100 kg di rame e avrebbe fruttato ai malviventi circa 500 euro, senza contare i danni successivi al ripristino dell’illuminazione.
Per Iovino e Di Pietra sono scattate le manette e, dopo gli adempimenti del caso, i due sono stati sottoposti agli arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo.
I due arrestati sono stati giudicati già ieri nel primo pomeriggio presso il Tribunale di Marsala dove si è celebrato il rito alternativo, in cui si è convalidato l’arresto e si è condannato con pena sospesa rispettivamente Iovino alla pena di 6 mesi di reclusione e la multa di 300 euro e Di Pietra a 4 mesi e 10 giorni e 120 euro di multa.
I due arresti sono il risultato dei continui servizi di controllo del territorio, sia a livello preventivo che repressivo, legati ai furti di materiale ferroso ed in particolare di rame, che vengono svolti quotidianamente dai Carabinieri della Compagnia di Marsala in tutto il territorio di competenza.