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29/03/2013 05:00:21

Trapani, Cavarretta passa con la maggioranza. Si è costituito il gruppo Azzurra Libertà

 Ha abbandonato "Noi per la Sicilia", il movimento fondato proprio da Marrocco dopo la sua fuoriuscita da Fli, ed è entrato nel gruppo di "Insieme per Trapani", il blob che unisce i consiglieri di diversa estrazione che reggono la maggioranza del Sindaco Vito Damiano. E' stato proprio la discussione sulla linea da tenere nei confronti del primo cittadino a spingere Cavarretta ad allontanarsi da Marrocco, che invece aveva stabilito di mantenersi distanti dall'amministrazione. Non è una rottura indolore. A spezzare una lancia in favore di Cavarretta è intervenuto un altro ex fedelissimo di Marrocco, il consigliere ex Fli di Erice, Luigi Nacci:  «Quando ho lasciato il partito di Fini perché non condividevo la sua linea politica sono stato accusato di tradimento. Ora mi ritrovo con l'onorevole Marrocco che ha lasciato il partito soltanto perché non ha ottenuto la candidatura alle Politiche. Cavarretta viene attaccato perché ha deciso di essere autonomo. La sua iniziativa conferma che Marrocco non consente il confronto».

Ma in realtà pare che ci sia altro. In aula c'è chi sospetta che sia un'iniziativa per alzare il prezzo nelle prossime trattative con il sindaco Vito Damiano, quando in discussione ci saranno le nomine di sottogoverno.
Il consigliere del Pdl Giuseppe Guaiana ha dichiarato che si tratta di una manovra per ottenere la presidenza dell'Atm, la società del Comune che gestisce il trasporto urbano. Ha anche fatto il nome di chi dovrebbe andare al vertice della «partecipata», indicando l'ex consigliere Francesco Di Bono, vicino al presidente Bianco.

AZZURRA LIBERTA'. Ma non è l'unico movimento in consiglio comunale. I  Consiglieri Comunali Francesco Salone e Giovanni Vassallo appartenenti al gruppo PDL e Francesco Guarnotta appartenente al gruppo misto si sono costituiti nel gruppo consiliare autonomo denominato “Azzurra Libertà”.

"Politicamente - scrivono in una nota - il gruppo continuerà a fare riferimento al partito nazionale “Il Popolo della Libertà”, cui i sottoscritti confermano la loro adesione. Gli stessi hanno assunto questa decisione in considerazione del fatto che ritengono di avere le forze e l’entusiasmo per recare un autonomo contributo alla compagine che guida il Comune di Trapani, fornendo suggerimenti e stimoli per una sana e fattiva amministrazione".

La scelta di Salone e Vassallo non è andata giù al Senatore Antonio D'Alì, che in una nota diramata con il coordinatore Santoro ribadisce "l'assoluta estraneità" del Pdl alla decisione dei due. "L'iniziativa infatti - scrive D'Alì - oltre a non essere prevista dallo Statuto del partito e ' stata assunta in assenza di interlocuzione con la dirigenza locale e provinciale dello stesso e configura un preciso atto di presa di distanza dell'appartenenza al partito che sarà sottoposta alle procedure previste dallo Statuto . D'altronde le continue prese di posizione e di collocazione politica estemporanee e incongrue assunte in particolare dal consigliere Salone non potevano che identificare anche agli occhi dell’opinione pubblica una sua sostanziale e deliberata fuoriuscita dal PdL. Si invita pertanto il Presidente del Consiglio Comunale Bianco,nel prendere atto della costituzione del nuovo gruppo ,a non considerarli in nessun modo espressione del PdL valutando anche alla luce di ciò l’inopportunità della sua denominazione eventualmente invitando gli aderenti all'utilizzo di una denominazione che eviti confusioni politiche con il PdL ".

UNITI PER IL FUTURO. I Consiglieri comunali di Trapani del gruppo “Uniti per il Futuro”, Girolamo Fazio, Franco Ravazza e Giuseppe Ruggirello, hanno presentato all’Amministrazione comunale un atto di indirizzo con il quale chiedono che entro il 31 dicembre prossimo vengano acquisite al patrimonio comunale le strade private utilizzate ad uso pubblico, previa acquisizione del consenso da parte degli attuali proprietari, con priorità per quelle ubicate in prossimità di insediamenti abitativi e quelle in cui la stessa amministrazione ha realizzato opere di urbanizzazione primaria, come gli impianti di pubblica illuminazione.

Vi sono numerose strade, soprattutto nelle frazioni, che sono di proprietà privata, ma da decenni sono utilizzate ad uso pubblico. In alcune di queste strade, tra l’altro, il Comune ha realizzato gli impianti di pubblica illuminazione e, in taluni casi, anche altre opere di urbanizzazione primaria. Si è creata una situazione paradossale: nelle strade private sono stati realizzati nel tempo gli impianti di illuminazione, di cui i cittadini hanno usufruito, ma l’Amministrazione dal momento che le strade sono, appunto, private, non può fornire l’energia elettrica e pertanto, in molte zone, ha disattivato l’illuminazione, con le conseguenti proteste da parte dei cittadini, che si sono visti, da un giorno all’altro, privare dell’illuminazione pubblica.
La legge consente agli Enti locali di acquisire alla proprietà comunale porzioni di terreno utilizzate ad uso pubblico, previa acquisizione di consenso da parte dei proprietari. La precedente Amministrazione aveva avviato il percorso per procedere all’acquisizione di alcune di queste strade, avendo ottenuto anche la disponibilità dei proprietari a cedere le aree, ed aveva sollecitato ripetutamente i settori competenti ad intervenire.


Ad oggi però, l’iter non è stato definito. Per questo motivo i Consiglieri di “Uniti per il Futuro” hanno presentato l’atto d’indirizzo che impegna “l’Amministrazione comunale e per essa il Sindaco ad impartire precise direttive ai dirigenti dei settori competenti, affinché provvedano celermente e comunque entro il termine del 31 dicembre 2013 all’acquisizione del patrimonio comunale delle strade utilizzate ad uso pubblico, con priorità di quelle ubicate in prossimità degli insediamenti abitativi e quelle in cui la stressa Amministrazione ha realizzato opere di urbanizzazione primaria, previa acquisizione del consenso da parte degli attuali proprietari”. Con lo stesso atto d’indirizzo i Consiglieri impegnano l’Amministrazione “a definire, entro lo stesso termine del 31 dicembre, i procedimenti di declassifica automatica delle strade provinciali che attraversano centri abitati, ai fini dell’acquisizione al patrimonio comunale”.