“Il segretario Lupo – dice a BlogSicilia Tonino Russo – è uscito con le ossa rotte nonostante la sua grande capacità di non cogliere i segnali di dissenso interno. Una direzione in cui ci eravamo ripromessi di riaffrontare i nodi centrali della vita del Partito nell’Isola in una due giorni che si sarebbe dovuta tenere non più tardi di una decina di giorni dopo a Cefalù e che invece non è mai stata convocata. Adesso è arrivato il momento”.
Il momento, sostiene Russo insieme ad un buon numero di componenti dell’assemblea regionale del partito dai deputati nazionale e regionali, Alessandra Siragusa, Fabrizio Ferrandelli e Mariella Maggio, da Franco Piro a Maurizio Pellegrino e Masino Lombardo, fra gli altri, di chiedere la convocazione anticipata dell’assemblea regionale del Partito per avviare la fase precongressuale. “A livello nazionale sta già accadendo ben prima della scadenza naturale del mandato del segretario che concluderebbe il suo incarico a ottobre come Lupo. Non capisco perché – dice Russo – non si debba fare anche in Sicilia dove a condizione del partito è ben più grave che altrove, dove stiamo dando spazio esagerato al movimentismo dei grillini e anche a quello del partito del presidente Crocetta”.
“Oggi ho firmato una lettera per chiedere la convocazione dell’Assemblea Regionale del PD siciliano affinché si avvii la fase congressuale e si metta fine ad un ingiustificabile galleggiamento ormai non più tollerabile” conclude Russo che ha inviato una lettera al segretario regionale organizzativo, Enzo Napoli e al segretario regionale, Giuseppe Lupo.
“In Sicilia, dove il PD è tradizionalmente più debole, c’è una più pressante necessità di ridefinire il ruolo del partito e la sua funzione nella società – si legge nella lettera – L’occasione storica di governare da protagonisti la nostra regione ci obbliga ad una assunzione di responsabilità ed ad una piena consapevolezza di ruolo che purtroppo finora non è stata sufficientemente adeguata. Non ci è consentito di perdere più altro tempo. È necessario evitare quella che sta diventando una lentissima letale agonia. Se nazionalmente il partito si interroga su soluzioni da ricercare quanto prima, in Sicilia noi abbiamo la necessità di partire con la discussione sui nostri problemi al più presto possibile. Ciò non significa necessariamente celebrare in tempi differenti il congresso regionale da quello nazionale. Ma in ragione delle nostre peculiarità, le vicende siciliane devono avere una centralità nella discussione congressuale”.
Una interlocuzione tanto più importante se si pensa alla partita attualmente aperta a livello nazionale dove il premier Enrico Letta che sta per ottenere la fiducia alla Camera ed al Senato, è impegnato nella definizione dello scacchiere delle nomine dei sottosegretari. In Sicilia i nomi in pista sono diversi: da Sergio D’Antoni a Giuseppe Lumia.
“Persone che non sono in linea con il vento di cambiamento che si evoca da più parti – dice Russo – e comunque non si capisce perché non debbano essere i rappresentanti del partito a indicare le priorità dell’Isola da consegnare a questi esponenti candidati a ruoli di così alto prestigio”.