Numerosi ordini del giorno sono stati accolti come raccomandazione dal Governo regionale.
Nel corso dei lavori d'Aula, presieduti dal Presidente Giovanni Ardizzone, si sono susseguiti gli interventi di deputati di tutti i Gruppi parlamentari e di esponenti della Giunta di Governo.
Il disegno di legge “Bilancio di previsione della Regione siciliana l'anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per il triennio 2013-2015” è stato approvato con 59 voti favorevoli, 13 contrari e 2 astenuti; mentre il disegno di legge “Disposizioni programmatiche e correttive per l'anno 2013. Legge di stabilità regionale” è Il "metodo Crocetta" in Sicilia mette d'accordo Pdl e 5stelle. E all'Assemblea regionale va di scena il 'gattopardismo', con una manovra finanziaria che, sì, taglia molto a cominciare dalle auto blu, introduce il canone per le cave allineando la Regione al resto d'Italia (emendamenti targati M5S), ma che salva contemporaneamente 30 mila precari (di enti locali e Regione) e 1.600 dirigenti regionali, che perdono il 20% del salario accessorio (8,2 mln di risparmio) e mantengono comunque alcuni privilegi, che il governo voleva abolire ma l'aula, in modo trasversale, ha stralciato dalla legge di stabilità.
SALVI GLI EX PIP. Salvi 3 mila precari, cosiddetti ex Pip: gli stessi precari che per due giorni hanno assediato il Palazzo chiuso a turisti e presidiato dalla polizia in tenuta antisommossa, con un carabiniere costretto, tre giorni fa, a sparare colpi in aria per calmare la folla inferocita. Una norma, quella di Crocetta, votata all'unanimità dall'Assemblea, mentre in diretta i precari trasformavano la protesta in festa, inneggiando cori a favore di Crocetta per avere ottenuto un sussidio di 833 euro al mese (più assegni familiari) fino al 31 dicembre di quest'anno, poi si vedrà.
VIE LE AUTO BLU. Passa in finanziaria una norma che taglia le auto blu in Sicilia e ne limita l'utilizzo. Esulta il Movimento cinque stelle che aveva concordato l'emendamento col governo Crocetta, appena approvato dall'Assemblea regionale. La norma vieta il possesso e l'utilizzo di auto di rappresentanza "alle società regionali, alle società partecipate dalla Regione siciliana a prevalente capitale pubblico, alle agenzie regionali, alle aziende regionali, alle aziende sanitarie e ospedaliere". Inoltre "le auto di servizio, esclusivamente in car sharing, non possono superare i 1.300 cc" ed entro 90 giorni società ed enti dovranno comunicare all'amministrazione regionale l'adozione del piano di dismissione delle auto di servizio. Alla Regione le auto di servizio potranno essere utilizzate solo dal presidente e dagli assessori regionali ed entro 90 giorni sarà adottato un piano di dismissione delle vetture di proprietà pubblica. I contratti di noleggio o assicurazione sulle auto considerate in esubero e in scadenza non potranno essere rinnovati.
SANITA' E DIRIGENTI. L'aula ha approvato anche un emendamento del Pdl, apprezzato dal governo Crocetta, che riduce del 10% i compensi dei dirigenti del settore sanitario in Sicilia. La norma originaria prevedeva la riduzione del 10% solo per le indennità di risultato. Approvato inoltre un taglio del 20% del salario accessorio dei dirigenti della Regione siciliana, con un risparmio per le casse pubbliche di 8,2 milioni di euro.
SPOIL SYSTEM: RESTA LA CLAUSOLA DI SALVAGUARDIA. L'Ars ha 'salvato' invece la clausola di salvaguardia che in presenza dello spoil system permette ai 1.600 dirigenti di mantenere incarichi equivalenti e le medesime indennità. L'emendamento del governo è stato stralciato dalla Presidenza dell'Ars dopo gli interventi in aula di diversi deputati della maggioranza e dell'opposizione che si sono espressi contro l'abolizione della clausola di salvaguardia. Santi Formica (lista Musumeci) in particolare ha paventato il rischio di impugnativa da parte del commissario dello Stato.
SI' AL MICROCREDITO. Approvato l'emendamento alla legge di stabilità, presentato dai deputati del Movimento 5 Stelle, che istituisce un fondo destinato a finanziare le microimprese. "Per noi - afferma il deputato Salvatore Siragusa - è un punto di partenza e non d'arrivo. Abbiamo in cantiere altri progetti che mirano a dare un calcio alla crisi e respiro alle aziende". Il fondo avrà una dotazione di partenza di 1,5 milioni di euro per il 2013, cui va aggiunta la somma versata volontariamente ogni mese dai deputati 5 Stelle, che a fine anno dovrebbe ammontare a circa un milione di euro. La palla passa ora al governo, che dovrà emanare il decreto attuativo che consentirà alle imprese di usufruire dei prestiti. Gli importi finanziabili, comunque, non potranno superare i 20 mila euro.stato approvato con 56 voti favorevoli, 12 contrari e 1 astenuto
I lavori d'Aula sono stati rinviati a venerdì 10 maggio alle ore 10.00, con il seguente ordine del giorno: Comunicazioni