Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
20/05/2013 04:56:53

Provincia di Trapani. Oggi si approva il conto consuntivo. Alla Megaservice un buco da 4 milioni di euro

 I consiglieri sono alle prese con l'ultimo conto consuntivo da approvare entro oggi, ma i conti non tornano, e c'è il rischio concreto che uno degli ultimi atti da aprte del consiglio sia la mancata approvazione dell'atto, con l'arrivo di un commissario ad acata da parte della Regione. L'aula ha avviato venerdì il confronto, ma è oggi che si deciderà, nel tentativo di fare chiarezza su un documento contabile che, comunque, non convince nessuno. Il capogruppo del Pd Daidone è tornato sulla vicenda Megaservice, la società di proprietà della Provincia posta in liquidazione qualche mese fa per i troppi debiti e che ha lasciato a casa 70 operai. Daidone ha chiesto di «fare chiarezza sulla Megaservice e su come ha potuto accumulare un buco di 4 milioni di euro». I commissari liquidatori della società hanno infatti accertato un passivo di 3 milioni ed 847 mila euro.

I commissari ritengono sia indispensabile trovare questi soldi  «a copertura delle ragioni del ceto creditizio. Dotazione, a garanzia, che potrà trovare capienza in parte nel corso del corrente esercizio finanziario ed in parte quale impegno nel bilancio pluriennale». L'alternativa sarebbe quella della ricapitalizzazione ma Pietro Bruno e Giuseppe Mazzeo sanno bene che si tratta di soluzione impraticabile. Lo scrivono nella loro nota inviata, lo scorso 6 maggio, al commissario straordinario della Provincia Darco Pellos: «Pur comprendendo che non vi sia la volontà politica ed amministrativa a ripianare le perdite, ricapitalizzando la società, riteniamo indispensabile l'assegnazione di tali somme per affrontare la fase concordataria che forma specifico oggetto del mandato assegnato dall'ente proprietario ai liquidatori». I due commissari esprimono un giudizio durissimo sulla gestione della società di proprietà della Provincia: «Siamo di fronte ad un dissesto scellerato, maturato in ambito domestico, in cui il controllo analogo è stato disatteso ed eluso dagli stessi organi di amministrazione, in cui invece che razionalizzare gli oneri del personale si è provveduto a nuove assunzioni ed al riconoscimento di qualifiche elevate. Le scelte decisionali sono state assunte in pregiudizio della società e del socio unico azionista, a cui ci si è rivolti, per l'ennesima volta, per il ripianamento delle perdite conseguite». Bruno e Mazzeo tornano sul punto di merito. Russo e Mazzeo hanno accertato, appena si sono insediati, una esposizione debitoria di 1.350.000 euro verso i fornitori, di 400.000 euro nei confronti dei dipendenti, di 420.000 euro per il trattamento di fine rapporto, di 550.000 euro nei confronti delle banche e di 1.100.000 euro con l'erario, di cui 465.000 euro di sola Iva 2012 riscossa e non versata. Il totale è di 3.820.000 euro. «A monte di qualsiasi operatività - rimarcano Bruno e Mazzeo - l'eliminazione dello stato di dissesto finanziario e patrimoniale in cui versa la società ». I liquidatori sono in attesa di una risposta da parte dell'amministrazione provinciale. Senza «gli strumenti idonei alla prosecuzione della fase liquidatoria» potrebbero decidere di portare i libri contabili in tribunale, richiedendo «la dichiarazione del dissesto in sede giudiziaria».  

Ma questo è solo uno dei problemi. La Provincia ha infatti sforato il patto di stabilità e il segretario generale Giuseppe Scalisi ha dichiarato che ha ritenuto opportuno bloccare tutti i pagamenti. «Si tratta di numeri - ha sottolineato il presidente della commissione Finanze Pippo Giammarinaro - che vanno chiariti, così come il mancato rispetto del patto, che fa paventare un buco di oltre 9 milioni di euro, con la conseguente perdita del 40-50% delle disponibilità di bilancio».

Il collegio dei revisori dei conti ha dato il suo via libera all'atto deliberativo ma ha invitato l'amministrazione ad intervenire mettendo ordine nei conti. I revisori hanno infatti constatato una discordanza nei rapporti finanziari tra l'ente e le sue società partecipate. 
L'aula stata  convocata per  oggi ed il consiglio dovrà dire cosa intende fare del consuntivo. Si tratta di un passaggio tecnico che avvicina alla predisposizione del bilancio di previsione del 2013.

Il consiglio ha invece approvato, la settimana scorsa senza particolari problemi, l'aggiornamento al piano triennale delle opere pubbliche 2013/2015. Il piano ha registrato la mancanza di risorse finanziarie e si è limitato ad occuparsi delle scuole.