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28/05/2013 19:13:15

La vittoria di Rosberg, i botti di Montecarlo e la "relazione" Pirelli-Mercedes

 Sul secondo gradino del podio Vettel, che allunga sui diretti rivali Alonso e Raikkonen, e Webber, terzo.  Un Gp dai due volti; un trenino  senza duelli nelle prime posizioni, a tratti noioso. Dietro, invece, si sono visti

 sorpassi, rimonte e "botti da orbi".  Ci prova Massa a mischiare le carte con la safety car, il suo crash a Santa Devota è una fotocopia di quello del giorno precendente, causato da un cedimento delle sospensione sinistra, ha dovuto fare un salto in ospedale, ma per fortuna non ha subito conseguenze. Poi è toccato a Perez mettere un pò di sale alla gara. Prima attacca Alonso costringendolo a tagliare la chicane all'uscita del tunnel e a cedergli successivamente la posizione, poi supera Button.    Al 46° giro prende il volo la Williams di Maldonado dopo un contatto con la Marussia di Chilton. Grande spavento e gara sospesa per la pista interamente occupata dalla barriere protettive. Alla ripresa, il solito spaccatutto Grosjean (Lotus) centra in pieno la ToroRosso di Ricciardo, il pilota della Lotus sarà penalizzato di 10 posizioni sulla griglia di partenza del prossimo GP. Ma non è finita. Al 69° giro è ancora Perez il protagonista, non ha nulla da perdere... guida senza pensare ai punti e attacca al suo "solito posto", all'uscita del tunnel, Kimi Raikkonen. Il finalndese non gli lascio spazio come era successo con Alonso e si toccano causando una foratura alla sua posteriore destra. Raikkonen rientra ai box sostituisce la gomma e dopo alcuni giri infernali riesce a superare quattro monoposto e a prendere la decima posizione. Perez invece si ferma con i freni ko, per la gioia di Alonso, Button e Raikkonen. Rosberg  nel frattempo vince la sua seconda gara in carriera. Una vittoria meritata quella di Rosberg, che arriva dopo una serie consecutiva di tre pole position. Il tedesco non ha nessun timore reverenziale nei confronti del più titolato Hamilton e lo sta battendo costantemente. C'è, però,  un'ombra su  questa vittoria, quella dei test segreti di Barcellona, dove la Pirelli ha percorso 1000 km facendo provare Hamilton e Rosberg con la monoposto 2013. Le prove con la vettura del campionato in corso sono vietate dal regolamento, e quando si possono fare sono ufficiali e collettive. In Spagna e in Bahrain la Mercedes aveva ottenuto la pole, ma dopo pochi giri le gomme avevano dato forfait. Il dubbio in questi casi è d'obbligo.   La vittoria di Montecarlo, che sappiamo essere una pista atipica, è una tantum per Mercedes, o in Canada riusciranno a trovare le prestazioni anche in gara e allora vorrà dire che le proteste di Ferrari e Red Bull hanno un fondamento concreto, soprattutto dopo  il comunicato inviato dalla Fia che dice che non sapeva nulla di questi test.  Se in Canada si vedrà una Mercedes competitiva sul passo gara e con gomme rivitalizzate, vorrà dire che il "vecchio" Ross Brawn - che ha detto di aver parlato e richiesto l'autorizzazione a Charlie Whiting delegato tecnicno Fia e direttore di gara - avrà colpito ancora nel segno.     Nel 2009 i diffusori delle sue monoposto Brawn GP, poi vietati, gli permisero di vincere il mondiale con Button e Barrichello. Vedremo cosa succederà fra due settimane in Canada.  Si attende il ritorno della Ferrari e di Alonso, visto che lo spagnolo si è preso una gara "sabbatica" a Montecarlo. Nonostante i soprassi subiti - non è da lui - ha preso sei punti fondamentali nell'economia di un campionato con molti pretendenti e con Vettel sempre lì, pronto a dare la zampata vincente.     Carlo Rallo