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08/06/2013 04:30:12

Porto di Marsala. Cosa cerca la Procura tra le carte? "Interessi familiari di pubblici amministratori" e altro...

Una vicenda così clamorosa da costringere il Sindaco a rinviare di qualche ora la sua partenza per il fine settimana dai parenti a Messina. Addirittura il Sindaco, da noi intervistato, dice che è stata lei a chiedere l'intervento della polizia, "così chiariamo le cose e velocizziamo l'iter del porto". Ma non è andata esattamente così. E lo sanno tutti.

Anche perchè non si è vista, in Italia, un'acquisizione di carte "on demand". "Scusi, viene a farmi un sequestro?". La Procura della Repubblica di Trapani ha ordinato l'acquisizione di tutta la documentazione sui lavori di ammodernamento del porto di Marsala. Non perchè è stato chiesto, ma perchè c'è un'indagine in corso. Su cosa? Su alcune cose che potrebbero essere illecite, naturalmente. L'interesse privato di qualche pubblico ammnistratore, trapela dalla Procura. O la manomissione degli atti. E' un'inchiesta a tutto tondo, che riguarda non solo il fantomatico progetto di messa in sicurezza del porto di Marsala, ma anche tutta la vicenda che ha portato al blocco - di fatto - dell'iter per l'aggiudicazione della gestione del bacino portuale alla Myr. 

"E' tecnicamente evidente  - commenta Paolo Paladino, legale della società Myr, - che non c'è stata alcuna "richiesta" di sequestro da parte dell'Amministrazione. In punta di diritto, un sequestro non si può chiedere. Se davvero è come dice il Sindaco Adamo, la Procura avrebbe chiesto di portare le carte, avrebbe emanato un ordine di esibizione, atto importante ma meno invasivo rispetto ad un sequestro di documenti, che è un provvedimento che è un atto a sorpresa, rigoroso, da non prendere assolutamente alla leggere". 

Paladino aggiunge anche un'altra riflessione: "Questo sequestro, per come si è sviluppata la vicenda, non è fatto per avviare un'indagine. Semmai per concluderla...". Il riferimento è al fatto che già la scorsa estate la Procura aveva acquisito della documentazione in altri uffici della Regione, e molte persone sono state ascoltate.  C'è una nuova dichiarazione ufficiale del Sindaco Adamo sulla vicenda del porto e del sequestro delle carte da parte della polizia. 

Per il resto, mentre il presidente del Consiglio Comunale, Enzo Sturiano, da noi interpellato si augura che "al più presto si faccia chiarezza, nell'interesse della città", al Comune di Marsala tutto tace. La mossa della Procura di Trapani è stata un colpo duro da digerire, ed arriva a pochi giorni dalla richiesta di 8 milioni di euro di risarcimento danni da parte della Myr.  Il Sindaco si dichiara "serena ed orgogliosa", ma l'agitazione è tanta. Anche perchè gli eventi delle ultime settimane dimostrano che si è creata una gran confusione di ruoli e progetti, e che il pallino della vicenda lo ha la Procura, non certo il Comune.  Anche il tentativo del Sindaco di ridurre tutto all'esistenza della posidonia è errato. Primo: perchè non viene contestata l'esistenza della pianta protetta, ma il falso documentale alla base dello studio fatto. Secondo, perchè questo della posidonia è un aspetto di una vicenda che ha altri punti di interesse, come le notizie trapelate dalla Procura fanno intendere.