A nulla sono serviti gli appelli, le iniziative, gli inviti della gente rivolti alle istituzioni e alle imprese locali per dare un contributo economico ad una squadra che ha portato in giro per l’Italia il nome di Marsala, guadagnandosi prestigiose vittorie. L’amministrazione e le imprese hanno risposto picche. Eppure era valida l’iniziativa presentata dalla società: “60 modi di vivere la serie A”. Era stato proposto, in pratica, alle aziende sottoscrivere un accordo pubblicitario a prezzo stracciato, mille euro ciascuna, contribuendo così all’iscrizione della squadra al campionato di A2. Le aziende però non hanno risposto. L’amministrazione comunale, dal canto suo, non ha sganciato un euro fin dall’inizio dicendo di non poter contribuire per via della crisi…
“Tra l'indifferenza degli amministratori e l'apatia delle realtà imprenditoriali – si legge nel comunicato della Pallavolo Marsala – siamo costretti a gettare la spugna ed a rinunciare alla serie A. L'obiettivo inseguito da una vita diventa soltanto un ricordo, anzi un rimpianto perchè fuori dalla nostra città in pochi riescono a capire il perchè si sia voluto vanificare un patrimonio di grandissimo valore sportivo, sociale e culturale come la serie A di volley”.
“Venti anni di sacrifici, di investimenti, di battaglie sportive – ha sottolineato il presidente, Massimo Alloro - vengono vanificati dall'insensisibilità di una classe politica che ha fatto solo promesse ed appelli, senza intervenire per salvaguardare una realtà sportiva di vertice. E vengono vanificati dal distacco dell'imprenditoria locale che, tranne qualche rara eccezione, non crede nei valori dello sport. E' una sconfitta nostra, ma è soprattutto una sconfitta della città. Di tutta la città che ritiene di rinunciare a cuor leggero alla serie A”.
Troppo stretti i tempi e troppo onerosi gli impegni da rispettare in pochi giorni per consentire l'iscrizione al campionato di A2.
“Abbiamo fatto di tutto per cercare di iscrivere la squadra – ha detto sconsolato il direttore sportivo, Maurizio Buscaino – onoreremo chiaramente gli impegni con tutti, ma non siamo riusciti a garantire quella continuità necessaria di investimenti che sta alla base di una realtà di vertice quale era diventata la Pallavolo Marsala. In questo momento in cui lo sconforto ci assale, vogliamo ringraziare le atleti, i tecnici, i dirigenti, le ragazze del settore giovanile ed i tifosi. Loro ci sono stati sempre vicini ed hanno creduto in questa società conquistando risultati di prestigio che hanno fatto onore alla città di Marsala. E voglio ringraziare quei pochi imprenditori, con in testa la Sigel Gelati, che ci hanno aiutato a portare fino alla serie A la Pallavolo Marsala”.
Il futuro è chiaramente incerto, ma la società non vuole disperdere quanto costruito negli anni. C'è un settore giovanile da salvaguardare e c'è una passione da continuare a coltivare. “Vogliamo provare a ripartire dalla B1 – ha concluso il presidente Massimo Alloro – da sportivi crediamo che dalle sconfitte ci si possa rialzare, ma francamente, in questo clima di indifferenza generale, sarebbe più facile e più logico abbandonare tutto”.