Leggendo le cronache si scopre che uno dei protagonisti di questa vicenda e' l'ambasciatore Yelemessov, la stessa persona che un paio di settimane la nostra Amministrazione Comunale ha invitato in pompa magna, ancora oggi nel sito del Comune c'e' la foto dell'Ambasciatore con l'Assessore alla Cultura Lo Curto e l'Assessore alle politiche sociali Antonella Genna, rispettivamente Dirigente Scolastico ed ex insegnate di storia al Liceo Classico.
Il vostro giornale era stato l'unico a sottolineare questo fatto, con questa Amministrazione non sai mai se ti trovi davanti a delle persone ignoranti o superficiali, in tutte e due i casi si devono ugualmente vergognare!
( in allegato foto ripresa dal sito del comune di Marsala, con l'Ambasciatore Kazako, Lo Curto e Genna )
Gianfranco
Gentile corrispondente,
solo in Italia può succedere che cittadini stranieri domiciliati qui possano essere "sequestrati" in gran segreto dalle autorità e rispediti nel loro Paese di provenienza. Quello che è accaduto alla moglie e alla figlia del dissidente kazako è un atto di viltà. In Kazakistan, come più volte è stato denunciato, nei confronti degli oppositori del regime - siano essi politici, giornalisti, uomini di cultura - si pratica anche la tortura. Si è fatto un favore ad un premier "amico", Nazarbayev, con il quale si fa business, ma del quale si parla di un dittatore violento e senza scrupoli.
Solo a Marsala può avvenire che negli stessi giorni in cui tutto ciò accadeva, l'ambasciatore kazako, Yelemessov, venisse accolto con tutti gli onori in più circostanze al Comune, come un super ospite internazionale, talmente importante da farlo partecipare all'inaugurazione della gara internazionale di kite - surf (nonostante, come più volte abbia ricordato lo stesso Yelemessov, in Kazakistan non ci sia il mare...).
Solo a Marsala può accadere che un assessore, Eleonora Lo Curto, organizzi - per compiacere l'ambasciatore un incontro pubblico con un manipolo di imprenditori locali per sollecitare investimenti in Kazakistan, facendo l'elogio di quel Paese, mentre la sua collega, Antonella Genna, che sulla carta è del Partito Democratico, presente in quell'occasione, non senta il bisogno di porre dei distinguo e dei paletti, quanto meno sulle condizioni umanitarie e sui diritti negati alle minoranze e all'opposizione.
(E' anche vero che solo a Marsala può accadere, come avvenuto qualche giorno prima, che lo stesso assessore Lo Curto, esaltasse pubblicamente il ruolo della massoneria nella storia repubblicana, invitando i giovani "ad avvicinarsi a questo movimento").
In una città normale, la Giunta e chi la guida, riconoscendo la sua ignoranza, farebbe oggi stesso un atto di condanna dell'affaire italo - kazako, si dissocerebbe da quell'ambasciatore Yelemessov, e magari gli farebbe sapere che è ospite non gradito fino a quando la vicenda non è risolta, cioè fino a quando la famiglia del dissidente kazako non sarà messa nelle condizioni di tornare sana e salva in Italia.
A Marsala non succederà nulla di tuttò ciò. Si farà finta di nulla, come al solito, magari si dirà che c'è un complotto anche in questo caso nei confronti dell'Amministrazione Comunale (ne sarebbero capaci). Dopodichè si passerà ad altro. Ad altre relazioni internazionali, magari. Quale ambasciatore rifiuterebbe un invito a pranzo dal Sindaco e una bottiglia di Marsala per ricordo? Quindi, avanti il prossimo, la Corea del Nord, per esempio....si potrebbe continuare da lì, no?
Grazie dell'attenzione, e continui a seguirci,
Giacomo Di Girolamo
P.S.: Inquietante riflessione oziosa, e dunque tipica delle giornate di Luglio: il giornalista Luca Telese, a Dicembre, fa un elogio in prima pagina del Sindaco di Marsala, Giulia Adamo (per il riconoscimento delle coppie di fatto, cosa mai avvenuta...) e il suo giornale dopo un paio di giorni chiude. Il bell'ambasciatore kazako viene a Marsala, ricevuto con tutti gli onori dalla Giunta, e dopo finisce nei guai.... Ragazzi, qui ci stiamo facendo una certa fama...