I 40 dipendenti a tempo determinato della struttura, che si occupa della cura e dell'assistenza di anziani, non percepiscono lo stipendio dal mese di settembre 2011, mentre il personale di ruolo ha avuto saldato il 2012 ma, per il 2013 ha percepito soltanto acconti.
«Da qualche anno - scrivono i sindacalisti della Cisl Rosario Genco e Marco Corrao nella nota inviata a prefetto, governatore siciliano, sindaco e vertici della struttura - l'istituto Opera pia "Serraino Vulpitta" versa, al pari di molte altre Ipab della Sicilia, in una situazione di grave crisi economica, testimoniata dal disavanzo finanziario che cresce di anno in anno e dai contributi concessi che non risultano idonei a ripianare il debito crescente. Tale situazione di crisi, che si è tramutata in un ritardato pagamento degli stipendi al personale e delle spettanze a fornitori e professionisti, è stata la causa di una serie di proteste da parte del personale».
«Purtroppo - evidenziano i sindacalisti - l'unica azione di rilancio dell'amministrazione dell'istituto è stata quella di affittare dei locali, per quanto di nostra conoscenza a un prezzo relativamente basso, e di vincolarli in locazione non si sa bene per quanti anni. Peraltro l'istituto non avrà gli introiti dovuti a breve termine, in quanto i privati che hanno ottenuto la locazione dovranno adeguare i locali alla normativa vigente e scorporeranno l'onere dei lavori dai costi dovuti per l'affitto». Al
«I lavoratori - rilevano ancora Genco e Corrao - non riescono più a sopperire al mantenimento delle loro famiglie. Abbiamo il timore che il malessere quotidiano possa sfociare in azioni eclatanti».