In estate a Marsala gli amici e i parenti gustano tutti i piatti tipici possibili. Si servono in piatti di plastica, per non sporcare, si fanno scorpacciate di spaghetti al sugo e melanzane fritte. E poi ancora pesce, cous cous, anguria. Gli amici, i parenti e tutti i visitatori sono felici e sazi. In estate a Marsala si produce tanta di quella spazzatura da far venire la nausea.
E la nausea viene a fare il giro della città, perché i resti della pasta alle melanzane, le teste di pesce per il cous cous, le bucce delle nostre angurie vanno a finire per strada. Quest’estate a Marsala le strade erano piene di sacchetti della spazzatura, soprattutto nelle zone di periferia, ma anche il centro storico ha fatto la sua parte. E sono state tante le segnalazioni che sono arrivate in redazione di cittadini che denunciavano le piccole discariche abusive che sorgevano ai bordi delle strade periferiche, con tanto di foto. E ogni volta ci si pone sempre la stessa domanda del tipo “è nato prima l’uovo o la gallina?”. In questo caso: sono i cittadini incivili o l’Aimeri e l’Amministrazione comunale non sanno fare il loro compito? Un po’ e un po’. Nicola Licari, gestore di una casa vacanze nella zona dei lidi, qualche giorno fa ha scritto al sindaco Giulia Adamo, ad esempio, lamentando che da cinque giorni l’Aimeri Ambiente non avevano effettuato il ritiro dei rifiuti nonostante i diversi solleciti al numero verde. “Inoltre – scrive Licari - all’interno della struttura e’ presente anche un bar. Siamo nel pieno della stagione estiva e con l’incremento di lavoro sia nel bar che nel case vacanze la quantità di rifiuti cresce di giorno in giorno creando non solamente disagi notevoli dal punto di vista igienico ma anche estetico visto che i cassonetti sono posizionati nel parcheggio della struttura, quindi ben visibili dai miei ospiti”.
Dicevamo che di segnalazioni ne sono arrivate tante come quella della signora Paola, che se l’è presa con l’amministrazione e con l’Aimeri perché ogni mattina trova i sacchetti della spazzatura gettati da altri davanti casa, in sia Pola. O come Alida, che ha mandato una foto sulla situazione nella nuova piazza-parcheggio al Signorino, con sacchetti della spazzatura accatastati nel marciapiede quando a poche decine di metri c’è l’isola ecologica. E a proposito di isole ecologiche, sono stati molti a lamentarsi di quelle nella zona dei lidi, soprattutto i villeggianti vicini, per la puzza e la sporcizia che viene lasciata dalla gente (tra cui sicuramente anche gli stessi villeggianti) accanto all’area di raccolta fuori dagli orari consentiti. Qualche giorno fa Claudia ha mandato una foto di una delle tante piccole discariche che si creano ai bordi delle strade. Siamo in contrada Berbarello e qui come ha denunciato la lettrice “i cumuli di immondizia quando vengono rimossi si riformano immediatamente. Per il Marsalese l’importante è avere una bella casa pulita, quello che c’è fuori la porta non gli appartiene (anche se ce l’ha messo lui) e non è affar suo. Non importa se danneggia il decoro, l’ambiente e la salute dei suoi amati concittadini. Il concetto di bene comune è lontano mille miglia più dell’isola ecologica”. Insomma la città in estate è stata invasa dai rifiuti. La colpa è un po’ di tutti, cittadini che se ne fregano delle regole, Aimeri e Amministrazione che non vigilano bene. Per Vito ad esempio “L'amministrazione comunale dovrebbe fare uno sforzo ulteriore per il controllo del territorio, e, forse, spendere un pò di soldi anche per una campagna di sensibilizzazione”. Sempre Vito ha notato che “la raccolta porta a porta, anche con le isole ecologiche, ha delle limitazioni. Sui lati delle strade, e spesso nei terreni vicini, ci sono rifiuti di ogni genere. Basta farsi un giro, per esempio, intorno alla stazione di terrenove, direzione Petrosino, e ci si rende conto di questo. La colpa è ovviamente dei cittadini, che evidentemente non hanno molto senso civico; però, una volta che si è creata una situazione di questo tipo, essa deve durare per sempre? Non è previsto un servizio di pulizia delle strade di periferia e di raccolta dei rifiuti abbandonati?”. Ovviamente i turisti (quelli veri) alla pulizia ci tengono, e lo stesso Vito si è sentito dire da alcuni visitatori: "Marsala, bella città, ma sporca!". Alcuni visitatori forse non verranno più dopo lo spettacolo osceno delle spiagge marsalesi la mattina di ferragosto. Un tappeto di rifiuti di ogni genere figlio nella notte di baldoria di ferragosto. Le spiagge marsalesi sono state le uniche in provincia di Trapani in cui fosse permesso il campeggio. E il risultato è stato anche la denuncia di Fabio che ha invitato il sindaco Adamo “a riflettere sulle conseguenze che un Sua decisione ed una pessima pianificazione del Suo staff, ha avuto sulle spiagge marsalesi il giorno di ferragosto. o spettacolo che si è presentato ai numerosi
indignati marsalesi e turisti era sconcertante…Avremmo tutti gradito la Sua presenza per ascoltare i commenti che tale vista ha suscitato. Uno per tutti: ‘Non torneremo più a Marsala, né consiglieremo ad alcuno di visitarla. Spenderemo i nostri soldi in luoghi più dignitosi e accoglienti, dove i turisti, pur non essendo elettori, sono considerati una risorsa.’”.
Tante lettere, tante segnalazioni, dicevamo, ci sono arrivate quest’estate. E un video che immortala un signore, in contrada Santo Padre delle Perriere, rimpinguare la già nutrita discarica abusiva sul ciglio della strada con altri sacchetti.