complessivamente, il dato delle esportazioni italiane in Ue si attesta a -3.1%, con una diminuzione anche di regioni come la Liguria (-20,8%), la Basilicata (-17,7%) e la Calabria (-9,4%). Per Lazio (+8,3%) e Marche (+15,0%) si rileva, invece, un aumento significativo delle vendite verso i paesi Ue. Questo quanto emerge dal rapporto Istat sull'export italiano nel secondo trimestre del 2013. Per quanto riguarda le vendite sui mercati extra Ue (+3,0%), le regioni per le quali si rilevano i maggiori aumenti nel primo semestre 2013 sono l'Emilia Romagna (+7,2%) e Piemonte (+10,0%), seguite dalla Lombardia (+3,2%), mentre si rileva una significativa diminuzione per Sicilia (-15,3%), Puglia (-12,7%) e Liguria (-7,2%). Nei primi sei mesi del 2013, i principali contributi alla diminuzione delle esportazioni nazionali (-0,4%) sono da attribuire alle vendite della Toscana in Svizzera e Francia (rispettivamente -24,3% e -14,7%) e di Liguria e Sicilia negli Stati Uniti (rispettivamente -77,1% e -50,1%). Risultano in forte diminuzione anche le vendite della Sardegna in Turchia e Spagna (rispettivamente -69,7% e -39,0%). In notevole aumento, invece, le vendite del Lazio in Belgio e Giappone (rispettivamente +260,9% e +94,5%), della Liguria verso i paesi Opec (+121,4%), delle Marche verso il Belgio (+69,6%) e della Sardegna verso la Francia (+140,8%).