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11/09/2013 04:26:02

Giulia Adamo e la concorrenza per i trasporti a Birgi. L'esempio dello Stretto di Messina...

E’ inutile avere un aeroporto che trasporta due milioni di passeggeri l’anno se poi, una volta arrivati a destinazione, le persone non possono arrivare in città. Già, problema importante.
A proposito di problemi importanti. Ogni tanto amici, lettori e conoscenti si lanciano nel consiglio interessato, del tipo: ma perchè la vostra testata, che è molto seguita, non sostiene il Sindaco su queste battaglie? Quando non c’era l’autobus per Birgi allora vi lamentavate che non c’era. Adesso che c’è prendete in giro il Comune perchè l’autobus viaggia quasi sempre vuoto. Perchè non sensibilizzate le persone a prendere il comodissimo bus del Comune? E perchè non partecipate alla guerra contro quel cattivone del Sindaco di Trapani che non vuole fare lavorare i tassisti di Marsala?
Già, perchè? Perchè non facciamo nè i promoter, nè i bigliettai. E se non c’è l’autobus per noi è una notizia, e se viaggia vuoto è una notizia, così come se un giorno - vivaddio - dovesse viaggiare pieno. Idem per i taxi.
Dunque, dicevamo, come Giovanna D’Arco il Sindaco sente la vocazione per questa grande battaglia di libertà: il bus del Comune che collega l’aeroporto, i taxi marsalesi che vanno e vengono, eccetera eccetera.
Il Sindaco festeggia il fatto che il Tar ha rigettato il ricorso che la ditta Autoservizi Salemi aveva fatto contro l’Amministrazione Comunale per farle sospendere il servizio. La Salemi opera già il servizio di collegamento con l’aeroporto di Trapani su concessione della Regione, la cui normativa sarà sicuramente capziosa e confusa, ma questa è, ed assegna la tratta alla ditta. E non è vero che vi vanno, come dice il Sindaco, "quando vogliono". Hanno orari e tabelle e tutto.
Per il Sindaco è uno scandalo, poi, che al Comune di Marsala non sia permesso mettere i taxi marsalesi all’aeoporto, così come disegna Autoservizi Salemi come la propaggine di un’oscura lobby che si muove contro gli interessi della città. Che scandalo: il privato che ostacola il pubbico, le lobby contro il bene pubblico. Io, più semplicemente, penso, che ognuno fa il suo lavoro, e che le leggi vanno rispettate. Spingendomi più in là, io, che ho scoperto di essere più liberale del Sindaco Adamo (che in realtà è, in tutto è per tutto, un’oligopolista….) penso che la vera battaglia andrebbe fatta, in Sicilia, per liberalizzare il più possibile, e creare reale concorrenza, nei trasporti come nella benzina, nei taxi come nei collegamenti in bus ad esempio. Liberare il mercato per creare ricchezza, come è avvenuto per il trasporto aereo o per le tariffe telefoniche da qualche anno a questa parte. A Birgi, come in qualunque aeroporto, ci dovrebbe andare chi vuole, con il bus o il taxi che vuole, al prezzo e con la comodità che preferisce. 
Ma il Sindaco, invece, intende questa sua battaglia, al solito, come impero-del-bene (lei) contro impero-del-male (tutti coloro che la ostacolano nel suo progetto, che è buono, onesto, bello a prescindere). Addirittura adombra la mafia. Ci ostacolano perchè c’è la mafia, dice. E in questa battaglia per mettere i taxi a Trapani coinvolgeremo anche la commissione antimafia, aggiunge, perchè in queste situazioni che bloccano lo sviluppo c'è la cultura mafiosa. Grande. 
Circa i taxi, il fatto è semplice: il Comune di Trapani, dove ufficialmente ricade l’aeroporto, non vuole che i taxi marsalesi prendano e lascino passeggeri in aeroporto, perchè la legge parla chiaro: non si può fare. Non è uno sgarbo, è l’attuazione di una legge che è a loro favore,  e che, certo, coinvolgendo la Regione (ma la commissione trasporti, magari, non quella antimafia) si può cambiare. Oppure, in segno dimostrativo, si può sempre prendere il carro armato di Porticella, riattivarlo, e spostarlo verso Marausa, ai confini con Trapani, a mò di intimidazione....

La battaglia politica del Sindaco Adamo è sacrosanta, per carità,  ma va fatta con i gusti toni, nelle giuste sedi. E con il rispetto del lavoro degli altri. Il problema non sono i taxisti di Trapani o l’Autoservizi Salemi. Fanno il loro lavoro, e meritano anche rispetto, insisto. Il problema è che bisogna liberalizzare. Ed è una battaglia coraggiosa, che intacca posizioni dominanti da anni  nei trasporti in Sicilia. Un nome su tutti? Giulia Adamo ce lo ha a casa: Franza. La famiglia di suo genero, Pietro Franza, è una delle più potenti in Sicilia, e ha il monopolio  dei trasporti sullo Stretto di Messina. Proprio sulla società di Franza, la Caronte & Tourist, e sulle altre società che operano nello Stretto di Messina l’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato ha aperto un’istruttoria, perchè pare che le tariffe del trasporto passeggeri siano aumentate del 150%. Scrive l’Antitrust che il cartello “ avrebbe lo scopo di eliminare qualsiasi confronto competitivo, anche potenziale, tra gli operatori. Un ruolo determinante sarebbe attribuibile ai due operatori storici, Caronte&Tourist e RFI, che avrebbero raggiunto nuovi “equilibri” in grado di soddisfare le esigenze di entrambi e di bloccare attuali ed eventuali nuovi concorrenti minori”. Il provvedimento, molto interessante, lo potete leggere cliccando qui.
Ecco, anzichè alla commissione antimafia il Sindaco di Marsala, Giulia Adamo, dovrebbe rivolgersi all'Autorità per la libera concorrenza, che a Messina sta valutando un caso che  rappresenta proprio l’esempio da lei citato: un privato che “chissà per quali interessi” dice lei (per interessi privati, diciamo noi, appunto, non per altro…) non permette alla Sicilia di svilupparsi….

Giacomo Di Girolamo