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02/10/2013 10:00:00

Regione, Crocetta respinge le dimissioni di Bartolotta. 85 milioni di euro per i Comuni

 «Pur non condividendo, per metodo, tempi e motivazioni del ritiro del sostegno al governo, intendo rispettare la scelta confermando la disponibilità a dimettermi, se questo può contribuire alla risoluzione dell'attuale crisi». E' uno dei punti cruciali della lettera, inviata al presidente della Regione, Crocetta, e al segretario del Pd, Lupo, con cui l'assessore alle Infrastrutture e Mobilità, Bartolotta, ha dato la disponibilità a dimettersi dalla Giunta regionale, dando così seguito alla decisione della direzione del partito che, lunedì scorso, aveva chiesto agli assessori di area Pd di rimettere la delega.
Apprezzamento per la decisione di Bartolotta è stato manifestato da Lupo: «Con il suo gesto dimostra ancora una volta senso di responsabilità e di appartenza al Pd». Ma Crocetta non ha alcuna intenzione di accettare le dimissioni: «Il presidente e gli assessori giurano fedeltà alla Sicilia e al suo Statuto. Apprezzo molto il gesto di disponibilità che l'assessore Bartolotta ha mostrato, consegnando al presidente e al segretario del Pd, la disponibilità del proprio mandato».
In giornata dovrebbe tornare a Palermo l'assessore all'Economia, Bianchi, il quale benché virtualmente dimissionario, continua a occuparsi dei problemi finanziari della Sicilia.
Bianchi, come ha scritto nella nota diffusa la scorsa settimana, dovrebbe formalizzare le sue dimissioni dopo avere depositato in commissione Finanze dell'Ars le variazioni di bilancio.
Ovviamente, c'è grande attesa per la seduta dell'Ars di martedì prossimo quando il presidente della Regione, Crocetta, illustrerà all'Aula lo stato di salute della sua (ex) -maggioranza.

SOLDI AI COMUNI. E' stato chiuso l'accordo tra il governo regionale e l'associazione dei Comuni siciliani per destinare ulteriori 85 milioni alle amministrazioni locali. Lo annuncia lo stesso governatore, Crocetta, intervenendo all'assemblea dell'Anci-Sicilia: 25 milioni nella variazione di Bilancio, ai quali si aggiungono 20 milioni per il pagamento dei mutui contratti dai piccoli Comuni e 40 milioni destinati a piccole progettualità.
Rimane, però, l'incognita della variazione di bilancio in esame all'Ars, che potrebbe modificare l'entità dello stanziamento aggiuntivo. Una volta che Sala d'Ercole licenzierà il testo, verrà convocata la conferenza Regione-enti locali per la ripartizione delle somme in tempi relativamente brevi, vista la scadenza del 31 ottobre per la chiusura dei bilanci.

PRODOTTI AGRICOLI. L'Ars ha approvato ieri una mozione che impegna il governo regionale ad attivare misure per proteggere i prodotti agricoli siciliani. Intervenendo in Aula, il deputato del Pdl, Vincenzo Vinciullo, per annunciare il voto favorevole del suo gruppo, ha sottolineato che «già precedentemente l'Assemblea regionale siciliana aveva approvato un ordine del giorno sullo stesso argomento che fino a oggi non ha trovato alcun riscontro sia nell'azione del governo Lombardo, sia in quella dell'attuale governo».

COMMISSIONE AFFARI ISTITUZIONALI. Continua il tormentone della commissione Affari Istituzionali dell'Ars, bloccata dalle dimissioni di 9 componenti su 15, in polemica col suo presidente Marco Forzese (Drs) per come ha gestito la vicenda delle nomine Irsap. Il presidente dell'Ars, Giovanni Ardizzone, ha riunito la commissione Regolamento: ha ha già scritto una lettera ai capigruppo avvertendoli: «Come emerso in sede di commissione per il Regolamento, decorso infruttuasamente il termine improrogabile del 7 ottobre p. v., l'eventuale silenzio della S. V. on. le al riguardo sarà interpretato, ad ogni effetto, quale silenzio-rifiuto e pertanto ricorrendone le condizioni, si darà corso, senza ulteriore indugio, al rinnovo integrale della commissione de qua, in ottemperanza a quanto espressamente disposto dall'art. 38 del Regolamento dell'Ars».
In questo caso, si procederà alla nuova formazione della commissione Affari Istituzioni in base all'attuale«geografia» dei gruppi assembleari.
Forzese non si dà per vinto e ieri, oltre a chiedere il soccorso di Crocetta, ha tenuto una conferenza stampa nel corso della quale ha duramente attaccato il presidente dell'Ars, Ardizzone: «Tenta di farmi fuori da gennaio. Ardizzone è diventato il mio killer politico». Secondo Forzese, il presidente dell'Ars avrebbe «ostacolato deliberatamente la ricomposizione della Prima commissione», rimasta con sei componenti su quindici».
«No comment, semplicemente farneticante... », è la replica secca del presidente Ardizzone.