Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
04/10/2013 04:19:00

Impianti sportivi, il vincolo di destinazione d'uso scende a 15 anni

 Il vincolo di destinazione d'uso degli impianti sportivi realizzati con finanziamenti pubblici della Regione Siciliana non sarà più della durata di trent'anni, ma di quindici anni. Lo prevede il disegno di legge, a firma di Toto Cordaro (Cantieri Popolari) e Fabrizio Ferrandelli (Partito Democratico), approvato dall'Assemblea regionale con 51 voti su altrettanti votanti di tutti i settori parlamentari. In buona sostanza, si procede alla modifica del'art. 15 della legge regionale del 16 maggio del 1978. Da allora mai modificata, tranne qualche ritocco insignificante.
Onde evitare sorprese di impugnativa da parte del Commissario dello Stato, Toto Cordaro ha precisato che il disegno di legge approvato dall'Assemblea regionale, «è perfettamente in linea con la normativa nazionale e comunitaria».
Il disegno di legge, al fine di evitare equivoche interpretazioni in sede esecutiva, prevede che il disciplinare d'uso, in base alla nuova normativa, farà parte integrante del decreto di finanziamento degli impianti sportivi realizzati con fondi della Regione.
Restano tuttavia validi i vincoli previsti da una legge del 1980: si tratta dei vincoli previsti per la costruzione degli impianti sportivi su aree demaniali.
Per meglio specificare la portata della nuova normativa, il presidente della commissione legislativa Ambiente e Territorio, Gianpiero Trizzino (Movimento 5 Stelle), nella relazione di accompagnamento ha precisato che il vincolo di trent'anni oggi risulta anacronistico per la vita di un impianto sportivo che necessita di continue modifiche ed adeguamento alle esigenze richieste dai fruitori: «Nei fatti, la rigidità della norma ha ingessato la capacità dinamica propria di un impianto destinato all'attività sportiva che paradossalmente deve rimanere identico a se stesso per legge, rimanendo escluso dagli aggiornamenti, ma anche dalla possibilità di diversificare l'offerta delle attività praticabili preso quella struttura».