Sono giorni decisivi per chiudere l’accordo sul porto di Marsala. Dopo un anno e mezzo di stallo, con una campagna elettorale in mezzo, querele, denunce e contro denunce, il Comune di Marsala e la Myr (la società che si è aggiudicata la costruzione del porto “privato”) si sono seduti assieme al tavolo della conferenza di servizi. La situazione sembra essersi sbloccata, almeno per ora. Perchè nuovi intoppi sono sempre dietro l’angolo.
Prima dell’estate c’è stata la conferenza di servizi, spinta anche dalla denuncia presentata al Tar dalla Myr chiedendo oltre 8 milioni di euro di risarcimento danni al Comune di Marsala. Durante la conferenza sono state fatte delle prescrizioni alla Myr sul suo progetto. La società amministrata da Massimo Ombra ha rimodulato il progetto tenendo conto delle indicazioni fatte dal Comune di Marsala e dagli altri enti. E in questi giorni c’è stato l’ok di diversi enti, con il Comune ha preso atto delle modifiche e dovrà esprimersi sulla rimodulazione del progetto della Marina di Marsala.
Il sindaco Giulia Adamo mercoledì in conferenza stampa ha usato parole concilianti, prima. Per poi tornare ad attaccare sul progetto della Marina di Marsala.
“Abbiamo ribadito che non siamo contro il porto turistico ma contro l’idea di ridurre il grande progetto pubblico del porto a un approdo turistico”, ha detto il sindaco. Il Comune chiedeva in sostanza di diminuire la cubatura del 30% e di scavare di altri due metri, passando da 5 a 7, il fondale.
“Il nostro interesse è quello di promuovere questa piccola città con un bellissimo centro storico”. Giulia Adamo è contenta e annuncia che alla prossima riunione comincerà la trattativa. “Adesso il progetto della Myr è in sintonia col nostro”, di cui però al momento non si sa se ci sono i fondi della Regione. Ma a questo ci torniamo dopo. Il sindaco Adamo porta sul tavolo la questione come una sua grande vittoria: “La myr ha tolto 33 mila metri cubi, quindi non è una mia sconfitta, e si limita a fare quello che avevamo chiesto come ristrutturare i capannoni degradati”. L’assessore ai Lavori Pubblici Benny Mursillami ha precisato che adesso “il progetto fatto dalla Myr è a dimensione della nostra città come sempre abbiamo chiesto non solo noi ma tutti gli organi presenti alla conferenza”. Ma ancora non c’è nessun accordo. “Stiamo incontrando separatamente tutte le categorie che agiscono sul porto per esaminare questa nuova rimodulazione del progetto e verificare quali sono i suoi punti di forza e di debolezza, ma adesso è davvero a dimensione umana”.
Dopo le parole concilianti Adamo è tornata all’attacco. “Il comportamento della Myr è stato orribilmente scorretto. Perché loro hanno giocato sul fatto che gli italiani non hanno fiducia negli enti pubblici, e ancora di più scorretta è stata la denuncia che hanno fatto alla Procura della Repubblica per rallentare i lavori del porto”. E sulla richiesta di risarcimento danni: “ce la vedremo per i fatti nostri. Sono venuti alle nostre condizioni, se vogliono fare i lavori li facciano ma li dobbiamo portare al giudizio degli operatori portuali”. Per il sindaco il rallentamento dell’iter sul porto non è dovuto alla sua volontà di bloccare il progetto privato. E “non deriva solo dalla denuncia alla Procura”. Allora? “Dall’insipienza del sistema burocratico regionale che noi stiamo denunciando pesantemente”. Il sindaco Adamo in sostanza si è reso conto che gli ingranaggi della Regione non sono così oliati come diceva, e che il suo progetto della messa in sicurezza da 50 milioni di euro sta trovando difficoltà. Infatti è a un punto morto visto che non ci sono i finanziamenti della Regione. E per dare una spinta a tutto il sindaco, per bocca del suo vice Antonio Vinci, ha chiesto l’intervento di di Baldo Gucciardi e Antonella Milazzo, deputati regionali, che chiederanno a Crocetta che sarà la città di Marsala a coordinare il tutto una volta dato il via libera anche sul progetto pubblico “ne stiamo facendo anche una battaglia politica”. Per il sindaco però è una festa perchè lei ha vinto e gli altri hanno perso. Anzi, “ha vinto tutta la città”.
“Se ci fosse una approvazione definitiva dei due progetti allora possiamo davvero gioire tutti, tutta la città”, sono le parole di Enzo Sturiano, presidente del consiglio comunale di Marsala. Anche lui ha sottolineato che si è perso un anno e spera che una volta approvato il progetto della Myr venga ritirata la richiesta di risarcimento presentata dalla stessa società. Ma l’ipotesi sembra un po’ remota. Ma Sturiano lancia una frecciata al sindaco e al governatore Rosario Crocetta: l’unica certezza è che al momento stanziamenti per il porto di Marsala non ce ne sono, dovrebbero chiarirlo sia Crocetta che il sindaco”.
Sul presidente della Regione, Sturiano non usa ha le idee chiare: “E’ venuto qui a prendere i voti dicendo che c’erano i soldi, bene, dove sono? Il consiglio comunale ha proprio approvato un atto di indirizzo per chiederglielo ufficialmente”.
Dal canto suo Ombra ha ribadito di aver subito “uno stop ingiustificato e folle della conferenza di servizi per oltre un anno. Solo dopo la presentazione del ricorso al Tar le cose si sono mosse”. E sulle prescrizioni fatte dal sindaco Adamo smentisce un paio di cose importanti: “nessuno ha costretto la Myr a fare niente. Non è vero che mi hanno costretto a scavare altri due metri. Allora in cosa consisterebbe questo grande progetto pubblico che mi impone a scavare in aree che non mi competono?”. Il sospetto in sostanza è che il nuovo modo per bloccare il progetto della Myr è quello di dare delle indicazioni troppo costose per la società e quindi farle mollare l’osso. Adesso la palla è passata di nuovo al Comune che sta riguardando il progetto presentato dalla Myr, lo sta studiando di nuovo, lo sta facendo vedere agli operatori portuali e, sembra, nel corso di dieci giorni farà sapere qualcosa.