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17/10/2013 07:15:00

Porto di Marsala. Adamo risponde a Ombra: "Basta polemiche, il ricorso al Tar non c'entra"

Il sindaco di Marsala Giulia Adamo risponde a Massimo Ombra, amministratore della Myr, sulla vicenda del porto di Marsala, dopo la pubblicazione di un nostro articolo che potete leggere qui. Dopo più di un anno la situazione del progetto del porto "privato" sembrava essersi sbloccata. La conferenza di servizi dopo un anno ha dato dei pareri al progetto della Myr che la stessa società ha preso in considerazione e ha adeguato il progetto. Adesso tutto deve essere rianalizzato dal Comune di Marsala, anche se lo stesso sindaco ha detto "la Myr ha accettato le nostre richieste". Il Comune dovrà adesso interfacciarsi con gli operatori portuali. "Lo fa soltanto adesso - ha detto in precedenza Ombra - cosa hanno fatto in tutto questo tempo. Devo pensare che la conferenza di servizi e il comune si siano dati una mossa soltanto dopo la presentazione del nostro ricorso al tar in cui chiediamo 8 milioni di euro. Il Comune comunque ci fa delle prescrizioni che noi non possiamo accettare, altrimenti il nostro progetto si appesantirebbe di ulteriori costi che non possiamo sostenere, come l'escavazione dei fondali da 5 a 7 metri". Queste dichiarazioni non sono andate a genio al sindaco Adamo che ha, appunto replicato, con una lettera. Eccola:

 

"Con viva sorpresa ho appreso della pubblicazione sui locali quotidiani on line di una lettera a lei attribuita il cui contenuto costituisce una trasfigurazione inaccettabile e tendenziosa del passaggio procedimentale dell’esame del progetto proposto da MYR, riferito alla seduta della  conferenza di servizi del giorno 10/10/2013 e più complessivamente dell’intera vicenda. Vorrei sinceramente augurarmi che, nel quadro di un clima che sembra aver segnato finalmente una reale convergenza dell’interesse pubblico e dell’interesse privato, le affermazioni contenute nell’articolo apparso sui quotidiani on line” del successivo giorno 11/10 non siano a lei riferibili e che pertanto possano essere oggetto di una sua smentita tale da riportare l’informazione nella corretta definizione delle posizioni e dello stato del procedimento. Occorre infatti che sia smentita l’affennazione che solo dopo aver intrapreso le azioni legali da parte della MYR, si sarebbe registrata una repentina inversione di tendenza da parte di questa PA.” Infatti è proprio vero il contrario, ovvero che solamente a seguito della comunicazione definitiva dei pareri, sostanzialmente negativi, sulla conformità del progetto persino alla normativa statale e regionale, oltre che alle esigenze emergenti dalla varianti da apportare al piano regolatore del porto”, pareri e prescrizioni negative già tutti noti alla società MYR da mesi, quest’ultima finalmente ha recepito tutti gli incontestabili e decisivi rilievi, apportando al progetto tutte quelle sostanziali modifiche ( significativa riduzione delle opere da realizzare, proprio nella parte relativa agli insediamenti edilizi che questo Sindaco aveva indicato come incompatibili con lo sviluppo della città), che lo hanno reso complessivamente conforme a quanto richiesto , per conformità alla legge, dal Sindaco del Comune di Marsala. Occorre perciò smentire che tali adeguamenti siano stati tempestivamente recepiti dalla MYR”: se fossero stati tempestivamente recepiti quando erano stati formulati, se la MYR non avesse assunto una posizione di intransigente pretesa di veder approvato un progetto che si palesava addirittura in violazione della legge”, e ciò almeno un anno prima, il procedimento avrebbe seguito tutta la speditezza consequenziale: perciò se la MYR ha subito danni economici per il ritardo dell’iniziativa imprenditoriale, dovrebbe dolersi con se stessa e se la città ha perso opportunità di sviluppo economica e sociale dovrà dolersi con la MYR. Occorre, peraltro, rilevare che nella lettera, apparentemente a lei attribuita, viene ripetutamente usata la definizione "Marina” per indicare il progetto del porto turistico: tale termine è inesatto ed inappropriate, in quanto per definizione legislativa "marina” non è compatibile con il porto polifunzionale di Marsala. E’ stata proprio questa errata impostazione da parte di MYR che ha causato l’empasse, finalmente superata quando il progetto è stato ridotto ad approdo turistico”, questo compatibile con il porto polifunzionale di Marsala. Occorre infine smentire che l’amministrazione comunale si sarebbe accorta solo oggi di non aver mediato le esigenze delle diverse categorie di operatori portuali esistenti e non essere in grado di confermare in via definitiva la pianificazione funzionale prevista nelle aree portuali esterne al "Marina”  la smentita è già in re ipsa nelle stesse affermazioni a lei attribuite che seguono, laddove dice come scaturite nelle precedenti fasi di valutazione ed approvazione del progetto”. Infatti anche in questo caso non è affatto vero che la P.A. si sia accorta solo ora di tale problematica, che invece è stata posta alla MYR fin dalla fase preliminare e sempre ribadita: perciò se ancora adesso il progetto risulta carente e non da alcuna esaustiva soluzione sul punto, di ciò dovrà ancora una volta dolersi la stessa MYR che evidentemente ha sottovalutato la centralità della questione: chi realizza e con quali e quante risorse finanziarie, il trasferimento e le nuove allocazioni per la marinería, la cantieristica e le altre attività produttive attualmente in essere e tutte assistite peraltro da concessioni demaniali che per legge andrebbero a decadere per effetto del previsto accordo di programma”, cosi lasciando senza tutela tutti gli operatori; non basta prevedere il nuovo piano regolatore, ma occorre in concreto rispondere a queste domande, che MYR conosceva bene fin dall’inizio dell’iter procedimentale e delle quali era indispensabile si facesse carico ( in ordine alle realizzazioni ed ai costi) nell’ambito di una corretta dialettica di contemperazione di interessi con la P.A.: invece nel progetto definitivo la materia rimane nel limbo”, e non certo perché la P.A. non ne abbia sottolineato da sempre l’importanza pregiudiziale, stante l’emergenza di interessi generali da tutelare. Da ultimo costituisce un vero e proprio arretramento su posizioni non compatibili con l’interesse pubblico, l’affermazione a lei attribuita nella lettera circa l’escavazione dei fondali. E’ una imprescindibile condizione, posta non soltanto dal Comune di Marsala, ma anche da altri enti della conferenza di servizi, che i fondali operativi dell’imboccatura portuale e delle banchine commerciali siano portati a mt. 7, come da sempre previsto nel piano del porto. Confido in un pronto chiarimento da parte sua, che sgombri il campo da ogni elemento che possa alimentare ulteriori polemiche e contrapposizioni e possa aprire in via definitiva una stagione di proficua collaborazione che consenta di poter affermare, come da me affermato con riferimento al risultato della seduta del 10/10/2013, che finalmente ha vinto la città”.