Un incontro urgente con l'azienda di call-center Callgest, "al fine di scongiurare un imminente fermo delle attività lavorative", è sollecitato dalla Uilcom, a sostegno degli operatori che vantano quattro mesi di stipendio arretrati. Il segretario provinciale del sindacato di categoria, Francesco Silvano, sottolinea una situazione "non più gestibile - scrive - per la negligenza ed incuria perpetrata dai responsabili della società a danno dei dipendenti». I lavoratori in servizio alla Callgest «non hanno ancora percepito gli stipendi di luglio, agosto, settembre e ottobre 2013, nonché il rimborso Irpef da 730» evidenzia il sindacalista della Uil Comunicazione, lamentando anche la mancanza di una occasione di incontro con i referenti dell'azienda.
«La Uilcom ha chiesto da tempo un incontro al responsabile delle relazioni industriali, per discutere del futuro dei lavoratori e non solo, ma a tutt'oggi la richiesta è stata disattesa" ricorda Silvano, che definisce "irresponsabile l'atteggiamento assunto dal vertice di questa azienda, che sta di fatto abusando del sacrificio immane dei lavoratori ormai allo stremo delle forze psichiche". Non solo. Secondo il rappresentante sindacale, "vi sono gli estremi per potere perseguire chi si è reso probabilmente reo di abuso della manodopera dei lavoratori, costretti a prestare la loro preziosa opera in cambio di continue mortificazioni e vessazioni che hanno già leso la dignità di essere umani e lavoratori allo stesso tempo». Sotto questo aspetto, la Uilcom avrebbe raccolto «diverse drammatiche testimonianze», riguardanti nuclei familiari, costretti ad impegnare o vendere i loro preziosi in oro, per fronteggiare il fabbisogno familiare.