Fra le automobili che hanno fatto la storia nel secolo scorso, oltre alle intramontabili sportive, ha un posto di assoluto rilievo la Mini disegnata da Alec Issigonis, inglese di origine greca, conosciuto, appunto, come “Il padre della Mini”. La British Motor Corporation ne iniziò la produzione nel 1959, poi furono i marchi Austin e Morris a continuare. I risultati iniziali non furono esaltanti, per il disegno troppo moderno per l'epoca, e per vari difetti che presentava, ma la sua leggerezza, le prestazioni da go-kart e i successi nei rally furono un punto a favore della piccola vettura, che iniziò ad affermarsi su tutti i mercati europei. Nel 1960 venne prodotta in versione allungata. La prima sportiva, la Mini Cooper debuttò, invece, nel 1961, con un motore elaborato da John Cooper, abile meccanico titolare di un team di Formula 1.
Il motore anteriore-trasversale, la trazione anteriore e il cambio montato sotto l’unità termica furono le peculiarità che ne decretarono il successo. L’abitacolo poteva ospitare 4 persone, per merito anche delle notevoli soluzioni tecniche sviluppate: le sospensioni erano prive di molle e le ruote avevano diametro di 10 pollici, così da non sottrarre centimetri utili. Il suo propulsore aveva cilindrata di 848 cc ed erogava una potenza massima di 34 CV. La Mini di prima generazione fu realizzata in 4.4 milioni di esemplari. Dal 2000 da quando è entrata a far parte dell’orbita BMW, si è trasformata in una vera casa automobilistica. Meccanica, affidabilità e tecnologia tedesca. Personalità e carattere sono però ancora inglesi, così come l’impronta stilistica ed il comportamento al volante. La Mini seconda serie è più lunga di oltre mezzo metro rispetto all’antenata, è più larga di quasi trenta centimetri ed è più alta di sei centimetri. Fu lanciata con motori benzina da 90 CV, 115 CV o 163 CV, a cui seguì il 1.4 diesel da 75 CV. Nel 2007 venne lanciata la terza serie, oggi declinata in ben sette varianti di carrozzeria: Berlina, Clubman, Countryman, Paceman, Cabrio, Coupè e Spyder. La nuova generazione della Mini, la quarta, (nel video il prototipo durante i test) verrà presentata il prossimo 18 novembre, anniversario della nascita di Alec Issigonis. La presentazione al pubblico avverrà nella storica fabbrica di Oxford. Le immagini dei nuovi teaser messi in rete dalla Mini mostrano il frontale della nuova compatta inglese, molto simile all’attuale pur essendo rinnovato con una nuova bocca centrale esagonale e due prese d’aria inedite. Il design dei nuovi fari attirerà e non poco l’attenzione del pubblico, con i led diurni a forma di ferro di cavallo. La Mini del “2014” farà della tecnologia uno dei suoi punti chiave. Grazie a nuovi accessori, come l’head up display evoluto, il City Braking ed altri sistemi, come il Digital Headligh Assist ed il Parking Assist, l’utilizzo della nuova compatta sarà più comodo, mentre altre soluzioni tecnologiche enfatizzeranno la dinamica di guida. Con la nuova Mini verranno lanciati sul mercato anche due nuove motorizzazioni. Il tre cilindri 1.5 litri benzina del marchio BMW, che sarà in grado di sviluppare 136 cavalli e 220 Nm. Per la Cooper D ci sarà un tre cilindri sempre 1.5 litri alimentato a gasolio in grado di generare 116 cavalli e 270 Nm di coppia massima. La Cooper S, potrà invece contare su un 2.0 litri quattro cilindri da 192 cavalli e 300 Nm di coppia massima. La nuova Mini sarà in vendita nel primo trimestre del prossimo anno e oltre alla presentazione di Oxford sarà presentata quasi in contemporanea ai saloni di Los Angeles e Tokyo.
Carlo Rallo