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14/11/2013 06:05:00

La stazione di servizio a Sappusi, l'antenna, le scuole. Un suggerimento al Sindaco Adamo

 Il Sindaco di Marsala, Giulia Adamo, ha diverse proprietà. Nel senso di cose che possiede,dico. Lo sappiamo non perchè ci facciamo i fatti suoi, ma perchè è, appunto, Sindaco della città, e come tutti i pubblici amministratori è tenuta a depositare ogni anno la sua dichiarazione dei redditi, a comunicare le variazioni del suo patrimonio, gli immobili, le partecipazioni societarie. A questo proposito (non è giornalismo di inchiesta, ma una semplice visura camerale) il Sindaco Giulia Adamo possiede quote dell’azienda di famiglia, che si chiama Adamo Petroli, e che distribuisce in città carburante. Sua figlia siede anche nel Cda, se ricordo bene. Da qualche anno l’azienda ha deciso di vendere direttamente benzina e gasolio al pubblico, e ha aperto prima una stazione di servizio in Corso Calatafimi, poi un’altra all’inizio della strada veloce (che veloce non è….) Via Salemi - Birgi, l’arteria più trafficata di Marsala.
Già abbiamo raccontato in passato alcune cose che non ci convincevano su questa seconda stazione di servizio.
A proposito, devo fare un inciso, e l’inciso è sull’espressione “non convicersi”. Siccome qui ci querelano in modo temerario ogni volta che respiriamo, e siccome ormai siamo in una città dove gli unici giornalisti che hanno diritto di parola sono quelli che impegnano il tempo ad adulare il Sindaco, tengo a precisare che l’espressione “non convincersi” riferita ad una qualsiasi cosa / situazione / contingenza non indica la presenza di un reato, o un segnale di prematura apocalisse. Indica, semplicemente, qualcosa di stonato, che il senso comune avverte, e chi esercita criticamente il suo mestiere, non tanto di giornalista quanto di cittadino, ha tutto il diritto di sollevare. Ebbene, cosa non ci convince, dicevo della stazione di servizio di Via Salemi. Tre cose. La prima è l’ingresso e l’uscita dell’area (che è una specie di autogrill, con il bar e tutto il resto), che sono pericolosissimi, e non lo dico io, ma Carlo Rallo, che considero il maggiore esperto in circolazione in materia di sicurezza stradale. La seconda cosa che non ci convince è quello che c’è dietro l’area di servizio, un cancello che da sulla contrada Torrelunga Puleo e che in pratica, quando è aperto, da il via ad una specie di strada occulta, un ingresso secondario. Si può fare? Non si può fare? Nel dubbio: non ci convince. La terza cosa, che ha fatto molto arrabbiare il Sindaco quando l'abbiamo scritta, è il via vai che abbiamo raccontato tempo fa di mezzi Aimeri, quelli della raccolta dei rifiuti, per fare rifornimento. In tutta Italia Aimeri fa benzina all’Eni, da noi fa benzina all’Adamo Petroli. Non c’è reato, per carità. La cosa però non ci convince. Perchè, dato che il Comune di Marsala anticipa spesso i soldi per pagare la benzina al posto di Aimeri, il fatto che il Sindaco paghi la benzina alla sua società è una nota stonata, tutto qui.

Adesso c’è questa altra cosa, la stazione di servizio Adamo Petroli a Sappusi, vicino le scuole, in una posizione strategica per la viabilità cittadina. A tutti verrebbe da aprire una stazione di servizio all’uscita della città. L’idea è sicuramente di successo. Stona, però, che si stia realizzando sotto la sindacatura di Giulia Adamo. Con il silenzio - assenso, per giunta. E stonano altre cose. Ora, io non so se è legale o meno aprire una stazione di servizio accanto a tre scuole, e piazzare un antennone per i cellulari che secondo me prende anche Tele Capodistria . Il problema per me è un altro.
Ed è di opportunità. Se io fossi Sindaco di Marsala, avrei sempre il pensiero, anzi l’ossessione, a separare pubblico e privato, a non dare mai la sensazione che agisca per un minimo di interesse personale o per un rancore da vendicare o per accontentare qualche amico di famiglia.  E tra il sospetto di fare anche il l’ombra di un male a qualcuno, e l’opportunità di un arricchimento lecito privato, io, da Sindaco (ma anche da cittadino) farei un passo indietro.

Il Sindaco Adamo poteva intervenire, e chiedere alla sua famiglia di stoppare i lavori, rimandarli un poco, parlarne prima alla città. Non si fanno assemblee solo per mettere l’inno nazionale e farsi battere le mani, ma anche per ascoltare, ogni tanto. Gli Adamo avrebbero subito un danno, certo. Ma si chiama, questa, responsabilità. Invece il Sindaco tace, e da socia della Adamo Petroli pensiamo che abbia avallato tutto. Il silenzio - assenso vale anche per lei. 

Se interverrà, lo sappiamo (ormai il copione è fiacco, le battute sempre le stesse, i protagonisti prevedibili e scontati, i volti dei morti viventi di contorno noti) lo farà per dire che c’è la solita stampa indegna eccetera eccetera eccetera che lei non sa nulla eccetera e poi : che devo fare io? un’antenna ! un’antenna è! oppure: una stazione di servizio ! che cos’è ? una casa? No! C’è il prato! pure il bar e i ragazzi si comprano il panino! Solo a Marsala anzichè dire che ci hanno chiamato la Parigi del Sud ci sono questi ….non so come chiamarli ….giornalisti? Mah...giornalisti! che vengono e fanno insinuazioni…...anzichè dire, è una cosa buona, si riqualifica la città, che poi, che poi...mettiamo caso che c'è un bambino, faccio un esempio... Nicolino! ecco, Nicolino!....il figlio di un usciere....che va alla scuola di Sappusi e ha mal di pancia, può chiamare casa...perchè il cellulare gli prende, finalmente! ...anche il figlio di un usciere può capire che è una cosa buona!

Poi, esauriti i punti esclamativi, i punti di sospensione, posate le falangi rotanti, accolti gli sguardi bovini della claque di contorno,  dirà che si tratta di un complotto contro un’amministrazione che fa la lotta alla mafia, e che organizza il festival dei (due, preciso, due) beni confiscati e altre amenità.

Allora do un suggerimento al Sindaco. C’è un solo modo - nella sua chiave retorica, nello stile e nella “poetica” con cui sta gestendo la città - per uscire fuori dall’ennesima polemica sull’opacità del confine tra pubblico e privato a Marsala, sull’interesse di pochi e il malessere di tanti. Ed è questo: intitoliamo la nuova stazione di servizio ad una vittima della mafia. Va tanto di moda. Ce ne sono centinaia che aspettano, in lista d’attesa. Per esempio, un giovane: vicino alle scuole sarebbe azzeccato. Facciamo l'inaugurazione con tanto di minuto di silenzio, palloncini da liberare in aria, vino-dei campi-liberati-dalla-mafia. Poi ogni anno ci portiamo gli studenti, lì alla stazione di servizio. Ci facciamo qualche incontro con l’autore, un torneo di calcetto con in palio buoni benzina,  già che ci siamo ci mettiamo il prato finto e le finte saline, che a Porta Nuova hanno riscosso un grandissimo successo. Voglio vedere chi oserà parlare e lamentarsi. C’è l’antimafia, basta la parola!

Giacomo Di Girolamo