Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
27/11/2013 09:58:00

"Gli anni fra il cane e il lupo", di Rosetta Loy, Chiarelettere

 Rosetta Loy ci obbliga a voltarci indietro mettendo in fila, con un racconto serrato, lucido e coinvolgente, i fatti che hanno marchiato indelebilmente la nostra democrazia e che ci hanno portato fino a qui. Una scia di sangue impressionante, sacrifici eroici e conquiste fondamentali. Persone famose e altre dimenticate. Ci voleva lo sguardo “narrativo” ma documentatissimo di una scrittrice autentica, capace di mettere a fuoco questa macchina diabolica che schiaccia qualsiasi anelito di giustizia e di progresso civile. E che ogni volta cambia sembianze. Un nemico tanto radicato che nemmeno ci accorgiamo di averlo dentro di noi.

Rosetta Loy è una scrittrice che ha un lungo percorso alle spalle segnato da grandi successi. Con LE STRADE DI POLVERE (Einaudi) ha vinto il premio Campiello e il premio Viareggio. Sono seguiti altri importanti successi tra cui CIOCCOLATA DA HANSELMANN, LA PRIMA MANO (Rizzoli), LA PAROLA EBREO, AHI, PALOMA, NERO È L’ALBERO DEI RICORDI, AZZURRA L’ARIA (Einaudi).

Si dimentica perché fa comodo, ed è criminale. E si dimentica per pigrizia, il che è stupido.La conoscenza di quanto accaduto è infatti l’unico strumento che abbiamo per distinguere il luogo dove ci capita di vivere. È la bussola che ci permette di orientarci.