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06/12/2013 08:56:00

Sicilia, legge di stabilità. Crocetta cerca 800 milioni di euro

 E' stata aggiornata a questa mattina, la seduta della giunta regionale che ieri sera ha avviato l'esame del bilancio e del disegno di legge di stabilità. A tutti gli assessori è stato chiesto di indicare obiettivi strategici e di non chiedere l'automatico rifinanziamento dei capitoli degli anni precedenti.
Il difficile compito di fare quadrare i conti spetta all'assessore all'Economia, Luca Bianchi, che deve prevedere le minori entrate provocate dal taglio ai trasferimenti statali, il minor gettito di tributario a causa del calo dei consumi e della disoccupazione. In più non potrà mettere in bilancio per il 2014 le risorse del Fondo sociale di coesione (ex Fas) che sarà disponibile, bene che vada, nella seconda metà dell'anno. E, comunque, non c'è stata ancora la ripartizione tra regioni del Centro-Nord e regioni del Sud.
Per mettere il bilancio in equilibrio, sarebbero necessari circa 800 milioni di euro, oltre i 310 milioni di risparmi, come vuole la Ragioneria generale dello Stato, per finanziare il rinnovo del contratto dei precari degli enti locali in scadenza il prossimo 31 dicembre. Ed entro quella data dovrebbe essere approvato il bilancio che dovrebbe certificare la copertura della spesa. Un problema che può essere risolto con alcuni accorgimenti tecnici, come l'immediato utilizzo dei fondi globali previsti nel bilancio pluriennale 2013-2015. La manovra sarebbe poi perfezionata con il disegno di legge di stabilità. Un'altra ipotesi, sarebbe quella di prorogare i contratti per tre mesi, nell'attesa di approvare i documenti finanziari. Ciò lascerebbe presupporre il rischio dell'ennesimo ricorso all'esercizio provvisorio.
Ma non solo di precari il governo regionale si deve occupare. Le emergenze sono molteplici. Lunedì prossimo inizierà la protesta de «I Forconi». E il presidente della Regione è intenzionato ad adottare alcune misure per aiutare l'agricoltura in crisi. Allo sviluppo si vorrebbero destinare circa 100 milioni di euro che verrebbero in parte dalla valorizzazione del patrimonio immobiliare (90 milioni) e 20 milioni dai tagli ai finanziamenti dell'Ars.
«Oltre che al risparmio - ha sottolineato il presidente della Regione, Crocetta - vogliamo che ci siano finanziamenti per lo sviluppo e per il welfare. Ma anche l'agricoltura va aiutata. Stiamo valutando l'opportunità di consentire all'Irfis di anticipare le somme per la conduzione di annata alle imprese. L'Irfis deve cambiare identità: non più come strumento di finanziamento dell'industria classica, ma anche per dare aiuto all'economia innovativa e l'agricoltura certamente lo è. Agli agricoltori nessuna banca fa più credito. Stiamo pensando ad alcune misure, ma possiamo agire solo nell'ambito delle competenze regionali».
Nei giorni scorsi, Crocetta è stato a Strasburgo dove ha incontrato i vertici della Bei (Banca europea investimenti) dove ha trovato la disponibilità ad erogare fondi alle aziende, ma con la garanzia della Regione. Inoltre, è stato deciso di accelerare l'utilizzo dei fondi «Jessica», poco utilizzati dagli imprenditori. «Dobbiamo fare una campagna di informazione - ha detto Crocetta - per spingere sull'uso di queste importanti risorse».