Fino a quando gli attacchi di Marino sono stati rivolti ai gestori privati di discariche o a Confindustria, il presidente della Regione si è astenuto da ogni intromissione. Ma adesso il problema è politico: le esternazioni di Marino rischiano di mandare all'aria il ritrovato idillio tra Crocetta e il Pd, che hanno stabilito di rinviare al nuovo anno ogni decisione sul rafforzamento della Giunta regionale.
E così i lpresidente della Regione, Crocetta,a preso h le distanze dalle esternazioni del suo assessore all'Energia, Nicolò Marino, che ieri mattina, nel corso della riunione protocollare per la firma dell'intesa Regione-Enel-Terna per migliorare la distribuzione elettrica in Sicilia, tenendo conto della produzione di energia da fonti rinnovabili, ha accusato il Pd «di avere bloccato nei cassetti centinaia di pratiche che andavano portate avanti d'ufficio, quando appoggiava il vecchio governo». Secondo Marino, «l'eolico va certamente limitato per l'impatto ambientale, ma non abolito. Va coniugato con i vincoli del territorio. Le conferenze di servizio ripartiranno presto. L'eolico non può essere stoppato. E chi lo dice, racconta bugie. Abbiamo quasi completato lo studio che ha individuato zone idonee e non idonee. Porteremo tutto in giunta. E presto l'iter dei progetti potrà ripartire».
Una polemica inaspettata che sarebbe stata rivolta ad Antonello Cracolici che, nei mesi scorsi, aveva firmato, insieme con il capogruppo all'Ars, Baldo Gucciardi, una mozione per chiedere il blocco delle autorizzazioni per la costruzione di alcuni parchi eolici che l'assessorato all'Energia aveva rilasciato ad alcune società che si erano rivolte al Tar, perché non avevano ottenuto risposta, dopo anni, dagli uffici competenti. Durante il dibattito che si svolse all'Ars, il Pd ribadì la propria contrarietà nei confronti dell'eolico per l'alto impatto ambientale che comporta.
«Sull'impossibilità di fermare l'eolico in Sicilia - ha replicato Gucciardi - Marino ci lascia sorpresi e perplessi. Sembra una presa di posizione incomprensibile considerato che, durante la discussione a Sala d'Ercole, il Parlamento è rimasto in attesa che l'assessorato definisse il Piano dei siti inidonei. La nostra posizione è sempre stata coerente con il programma di Crocetta che prevedeva chiaramente il "no" all'eolico. Se oggi Marino non condivide gli obiettivi programmatici del presidente e del principale partito che lo sostiene, ne prenda atto».
La posizione dei "dem" è stata confermata dallo presidente della Regione, Crocetta: «ll Partito democratico ha sempre sostenuto la scelta di bloccare l'eolico. Una posizione che coincide con il mio programma elettorale. Il Pd aprì una polemica sulle autorizzazioni concesse e che furono bloccate dalla Giunta nell'attesa che venisse redatto il piano regionale che non è stato ancora presentato». Ha aggiunto Crocetta: «Questa convinzione personale che Marino ha, mi sembra inopportuna. Abbiamo da approvare una finanziaria che prevede aiuti per i poveri, iniziative a favore delle fasce sociali più deboli, ma anche norme per favorire lo sviluppo. Sono costretto a chiedere io scusa al Pd».