Nessuna divergenza con il presidente della Regione, Rosario Crocetta, né con il Partito Democratico sulla produzione di energia eolica. L'assessore all'Energia, Nicolò Marino ha così voluto sgombrare il campo dalle polemiche sorte in seguito ad alcune sue dichiarazioni rilasciate a margine della firma dell'intesa Regione-Enel-Terna.
«La notizia è il finanziamento ad Enel di 50 milioni di euro per l'ammodernamento della rete siciliana - ha sottolineato Marino - in particolare delle cosiddette cabine primarie. Tutto questo pone la nostra regione in una posizione di primato rispetto alle altre. Significa poter monitorare in ogni istante le potenzialità della nostra rete anche per le immissioni provenienti da energie rinnovabili, ivi compresa quella eolica. Si tratta di una notizia positiva per l'azione del governo». Ed ha aggiunto: «Non consento, quindi, a nessuno di parlare di spaccature fra me e il presidente Crocetta o fra me e il Partito democratico. Il riferimento all'eolico è in linea con quanto da me riferito in Aula in termini condivisi dal Pd che aveva proposto una mozione in merito. Il governo Crocetta, per la prima volta, ha posto in essere le vere azioni per limitare il rilascio di autorizzazioni nel settore delle energie rinnovabili eoliche. Si tratta della individuazione delle "zone idonee e non idonee". Rimango, pertanto, sorpreso della polemica che è stata pretestuosamente innescata. In occasione del mio intervento all'Ars avevo già precisato che nessuna legge regionale potrà mai impedire l'energia eolica in Sicilia, trattandosi di materia riservata allo Stato, ho altresì ribadito che le conferenze di servizio sono un obbligo di legge e non una facoltà dell'amministrazione; l'ambiente può essere solo tutelato attraverso la ricognizione dei vincoli paesaggistici ed ambientali, con l'atto amministrativo già predisposto dal mio Dipartimento. Come già riferito all'Ars, l'energia eolica è stata e sarà essenziale per il raggiungimento degli obiettivi che sono stati imposti dall'Unione Europea e che l'Italia ha ripartito per la Regione Siciliana, pena nuove potenziali condanne. Fare quest'ultima affermazione non significa affatto volere l'eolico, ma soltanto operare correttamente nel rispetto delle leggi per raggiungere l'obiettivo politico voluto dal presidente della Regione e da me condiviso: limitare veramente l'impatto ambientale derivante dalle pale eoliche».
Dopo che la giunta regionale avrà apprezzato il piano depositato ieri dall'assessore all'Energia, potranno essere seguire due strade: «O la presa d'atto del lavoro fatto dagli esperti e l'adozione di un regolamento a firma del presidente della Regione che dovrà chiedere il parere del Cga in sede consultiva - ha spiegato Marino - oppure il ricorso ad un disegno di legge in cui si individuano i vincoli paesaggistici ed ambientali, dando la possibilità all'Ars di introdurre ulteriori aree di divieto. Ma non si possono bloccate le conferenze di servizio che sono obbligatorie per legge. Noi abbiamo fatto il nostro lavoro rispettando i tempi. Non lo ha fatto né il Pd attuale né quello che sosteneva il governo passato».