Dopo la protesta di lunedì sera qualcosa forse cambierà a Trapani sul fronte Tares. Il Sindaco Vito Damiano ha infatti incontrato alcuni dei cittadini che lunedì sera hanno infiammato la piazza, per protestare contro l'aumento delle tasse locali. "I vostri rappresentanti - ha detto il sindaco - ci hanno spiegato le vostre situazioni di disagio che meritano attenzione. Ma non avevamo bisogno di una protesta cosi' aggressiva". Damiano ha infine preannunciato: "Gia' domani valuteremo la proposta del consigliere di opposizione Enzo Abbruscato (Pd) di rimodulare la Tares al fine di ridurre l'importo dell'imposta.
Un'altra proposta al vaglio e' quella di dilazionare il pagamento della Tares in 4 rate". Il primo cittadino ha lasciato la piazza a bordo di un'auto della polizia municipale, scortato da polizia e carabinieri.
Lunedì a Trapani la tensione è stata alle stelle: migliaia di persone dal pomeriggio hanno stretto d'assedio il Comune per protestare contro l'aumento della Tares, votato dal Consiglio comunale. I manifestanti hanno abbattuto persino l'albero di Natale, allestito in piazza, e cercato di sfondare il cordone di sicurezza delle forze di polizia schierate in tenuta antisommossa.
TRAPANI SERVIZI. Continua invece la polemica sulla "Trapani Servizi", la società che a Trapani gestisce la raccolta. Non si è fatta attendere la risposta della "Trapani Servizi" alle dichiarazioni rilasciate dal senatore Antonio D´Alì. L´esponente di palazzo Madama era stato molto critico nel corso di un´intervista rilasciata agli organi di stampa, sostenendo che "La Trapani Servizi a fine anno ha presentato fatture per un importo superiore rispetto all’anno precedente di 3 milioni di euro. Fatture corrispondenti a servizi svolti o alimentate da circuiti eccessivi di clientelismo?" era stata la domanda che si era posto il senatore. In un dettagliato comunicato stampa la Trapani Servizi chiarisce il suo punto di vista. "Il costo dei servizi che la Trapani Servizi eroga in favore del Comune di Trapani è invariato dal 2010; quanto fatturato dalla Trapani Servizi S.p.A. nel 2013 è assolutamente in linea con il consolidato dell’anno 2012 e, più precisamente, ad oggi tale valore ammonta a circa € 8.700.000. Nessun incremento di fatturato si è perciò registrato rispetto al precedente esercizio; con ogni probabilità - aggiunge la nota a firma dei componenti del cda Rosario Bellofiore, Mario Carta e Maria Cammarata - al senatore D’Alì non sono stati forniti, dati corretti sul fatturato della Trapani Servizi S.p.A., che sono comunque riscontrabili nei pubblici bilanci della Società. E’ di tutta evidenza che il costo della TARES 2013, indicato in circa 14 milioni di euro, non è in alcun modo riconducibile alle sole attività della Trapani Servizi. Per quanto attiene ai presunti “circuiti eccessivi di clientelismo” si confida che le esternazioni fatte dal Sen. D’Alì non siano certamente riferite all’attuale management (costituito per due terzi da funzionari dello stesso comune di Trapani) la cui Amministrazione ha istituito una serie di regolamenti volti a garantire la massima trasparenza nella gestione della risorsa pubblica. La Trapani Servizi S.p.A. - conclude - impedirà qualsiasi strumentalizzazione dell’informazione che possa mettere a rischio il futuro della Società, il livello occupazionale dei 148 lavoratori che ne fanno parte nonc