Continua a Trapani la protesta dei cittadini contro l'aumento della tassa sui rifiuti, la Tares, votata dal consiglio comunale su proposta dell'Amministrazione Comunale qualche settimana fa. Lunedì migliaia di persone sono scese in piazza per protestare davanti al palazzo comunale, con momenti di forte tensione. Oggi forse si replica, perchè è prevista una seduta del consiglio comunale, con i cittadini intenzionati a manifestare per chiedere che la tassa venga rivista. Ma è possibile? Il Sindaco Vito Damiano ha già detto che vedrà quello che è possibile fare, e che comunque ha già dato disposizione per dare la facoltà di rateizzare ulteriormente il pagamento del tributo. Altre proposte arrivano dal comitato che in questi giorni ha indetto la protesta, come stituire forme alternative per pagare multe e tasse comunali, ripensando il sistema di riscossione a favore delle fasce sociali più deboli e disagiate, “anche attraverso la prestazione non subordinata di lavori sociali e di pubblica utilità”. Questa la proposta operativa contenuta nel documento consegnatoi al presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Bianco, dal comitato promotore della protesta contro l’istituzione della Tares. Esperienze del genere di quelle proposte dal comitato spontaneo di cittadini, di cui si sono fatte portavoce Marzia Lombardo e Rosaria Bonello, sono già attive in diversi Comuni italiani e sono svariati gli ambiti in cui le amministrazioni locali possono avvantaggiarsi di questo tipo di prestazioni da parte dei cittadini che – non potendo pagare in denaro – garantiscono, a seconda dell’ammontare del debito, un determinato monte ore di lavoro, spesso nei settori dove hanno già competenza, a vantaggio dell’intera comunità cittadina: dalla manutenzione di edifici e strade, dal verde pubblico alla segnaletica, tanto per fare qualche esempio.
Il Sindaco Damiano annunciato di avere dato mandato agli uffici del Comune di predisporre una delibera, da trasmettere al più presto al Consiglio, per articolare la rateizzazione della Tares. Nel 2014 sarà «spalmata» su quattro rate e non più su due. Se l'aula sarà d'accordo si pagherà il 16 di febbraio, marzo, aprile e maggio. Gli importi parziali saranno dunque ridotti. Damiano ha anche detto che il Comune intende verificare se vi siano elementi d'incostituzionalità nella legge che ha istituito la Tares ed ha già chiamato in causa l'Anci. Ha inoltre garantito una verifica nel prossimo bilancio per individuare eventuali risorse da mettere a disposizione delle fasce più deboli della popolazione.
Una polemica nella polemica è quella sulla gestione della «Trapani Servizi», la società del Comune che si è finora occupata della raccolta dei rifiuti. Il capogruppo del Pd Enzo Abbruscato ha chiesto l'azzeramento del consiglio d'amministrazione. A suo dire il «governo» della società è tra le cause dell'aumento della tassa sui rifiuti. La «Trapani Servizi» ha replicato con una nota ufficiale: «È di tutta evidenza che il costo della Tares 2013, indicato in circa 14 milioni di euro, non è in alcun modo riconducibile alle sole attività della Trapani Servizi».
E il comitato che aveva organizzato la protesta di lunedì, comunica ufficialmente il suo scioglimento:
Questo comitato “Trapani – No Tares” non aveva proposto una calendarizzazione di manifestazioni. Questo comitato era nato per organizzare l’iniziativa “Riconsegna Pacifica Tares”. Lo abbiamo fatto il 16 dicembre c.a. scendendo, pacificamente, in piazza davanti Palazzo d’Alì intestandoci, ufficialmente, la protesta davanti la Questura, nella persona di Rosaria Bonello. Successivamente abbiamo perseguito un unico obiettivo: essere ricevuti nelle sedi opportune per presentare, ufficialmente, democraticamente e legalmente, le nostre proposte . Oggi è successo. Siamo stati ricevuti e abbiamo avuto modo di essere ascoltati dalla conferenza dei capigruppo, dal sindaco e da altri esponenti dell’amministrazione. Purtroppo i risultati non sono stati quelli sperati, così come si evince dal comunicato stampa. Al termine dell’incontro, questo comitato ha chiesto le dimissioni dell’’intero consiglio comunale e del sindaco. Lo abbiamo fatto mettendoci la faccia, mettendoci passione e entusiasmo.
Ciò premesso alla luce degli impegni che ci siamo assunti e che riteniamo di aver mantenuto, onde evitare facili strumentalizzazioni, già in corso, noi del comitato “Trapani –No Tares”, SEMPLICI CITTADINI , nelle persone di Marzia Lombardo, Rosaria Bonello, Francesca Trapani, Giovannella Piazza e Andrea Ferrara, consideriamo terminato il nostro apporto e dichiariamo pertanto sciolto lo stesso.