Ricordiamo ancora la prima telefonata quando, ancora sotto shock per la prematura e inaspettata morte di Nino Culicchia, decidemmo, con il placet dell’Amministrazione del tempo (sindaco Galfano), di contattarti per averti come presidente del concorso giornalistico intitolato al nostro Capo. Eravamo alla fine del 2004. Tu ancora eri in Rai e conducevi l’edizione notturna del Tg1. Con la tua grande disponibilità, e nel rispetto di Nino, dicesti subito si, anche se con la clausola che avremmo dovuto rispettare i tuoi impegni in Rai. E così fu. E’ ancora viva in noi l’emozione di quel primo incontro. Per noi non sei stato solo un grande amico, un eccezionale giornalista, un siciliano dal cuore d’oro ma anche un vero e proprio mito: il conduttore della domenica Sportiva, di Uno Mattina, di Linea Blu (di cui sei stato anche l’ideatore), l’inviato di guerra, incarico per il quale hai pagato un prezzo caro, troppo caro. Proprio in una delle ultime missioni nelle location di guerra hai fatto l’incontro con una malattia terribile, la legionella, patologia che Ti ha poi portato all’immatura scomparsa.
Né noi, né tutto lo Staff dell’Ufficio Stampa sapevamo dell’aggravarsi della Tua situazione. Per Natale Ti avevamo inviato dei messaggi di auguri e Tu avevi ricambiato. Nulla ci faceva presagire questa triste notizia. Da parte nostra contavamo di contattarti fra qualche giorno per dare un epilogo alla 4^ edizione del concorso “Nino Culicchia”. Ora ci viene tutto più difficile. Concluderemo, comunque, la quarta edizione del Concorso anche nel rispetto della Tua memoria. Anzi contiamo anche di conferire un premio in Tuo ricordo. Adesso lassù con Nino farete ancora lezioni di giornalismo. Noi qui siamo orgogliosi di averVi avuti come maestri. Grazie caro Puccio per quello che ci hai dato senza mai chiederci nulla. A Elvira, la tua cara moglie, vogliamo esprimere una parola di conforto ribadendole che sei stato un grande uomo. Anche se questo non potrà mai colmare l’ immenso vuoto che Tu hai lasciato in Lei e… anche in quanti (e sono davvero tantissimi) Ti hanno voluto e continueranno a volerti bene.
Nino Guercio e Alessandro Tarantino