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03/01/2014 19:17:00

Province, nominati i nuovi commissari fino al 15 Febbraio. A Trapani resta Pellos

 Riprende il cammino verso la riforma degli enti intermedi che dovrebbero sostituire le Province con la creazione di liberi consorzi di comuni e di tre città metropolitane (Palermo, Catania e Messina). Il primo atto da adempiere, dopo la bocciatura del ddl sulla proroga della gestione commissariale, era la nomina di nuovi commissari, non potendosi prorogare il mandato dei precedenti, scaduto il 31 dicembre, ma essendo possibile «la proroga ordinaria della gestione commissariale». Il governo della Regione, quindi, con nuovo mandato ne ha confermato sette su nove. Questi i nomi vecchi e nuovi: Domenico Tucci a Palermo; Salvatore Caccamo a Enna; Filippo Romano a Messina; Raffaele Sirico a Caltanissetta; Benito Infurnari ad Agrigento; Alessandro Giacchetti a Siracusa; Darco Pellos a Trapani. Sono nuovi quelli di Catania: Giuseppe Romano (già prefetto a Catania, negli anni 90 e poi prefetto a Napoli, Roma e Genova) subentra ad Antonella Liotta (adesso segretario generale e direttore generale del Comune di Catania); Ragusa: al posto di Giovanni Scarso, dimessosi per motivi familiari, entra Carmela Floramo.
A scrutinio segreto, il 28 dicembre l'Ars approvò con 33 voti a favore e 32 contrari (15 i franchi tiratori della maggioranza) l'emendamento soppressivo, a firma Musumeci ed altri, dell'articolo uno del ddl con cui si prorogava la gestione commissariale delle Province, che sarebbe scaduta il 31 dicembre.
Il nuovo mandato dei commissari scadrà il 15 febbraio, data entro la quale dovrà essere approvato in sede legislativa il nuovo assetto territoriale degli enti intermedi siciliani.

Non potendo prorogare i commissari uscenti dopo la bocciatura del disegno di legge sulla proroga, per il presidente Crocetta era scelta obbligata intervenire con decreti per un nuovo mandato commissariale. I neo commissari dovrebbero rimanere in carica fino a metà febbaio, data in cui, se il governo non dovesse incassare l'ok dall'Ars al ddl di riforma che dovrebbe introdurre i liberi consorzi tra comuni, scatterebbe automaticamente la convocazione delle elezioni per il rinnovo degli organi elettivi delle disciolte Province, da svolgersi nella sessione della prossima primavera.