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09/01/2014 06:15:00

Tares, ancora polemiche ad Alcamo e Trapani. Mazara, netturbini non pagati

 Continua a tenere banco la tassa sui rifiuti, la Tares, nei principali centri della nostra provincia.

E' una tassa troppo alta. Molti cittadini non se la possono permettere. Si sta studiando qua e là cosa fare. Se a Trapani il Sindaco si è impegnato a valutare l'esenzione della quarta rata per i cittadini meno abbienti, ad Alcamo si lavora sul fronte dei costi: meno costa il servizio di raccolta rifiuti, gestito in città dall'Aimeri per conto dell'Ato Tp 1, meno si può fare pagare ai cittadini. E' per questo che sono state convocate tre riunioni della IV Commissione consiliare per esaminare l'appalto del servizio di raccolta differenziata dei rifiuti e per valutare se ci sono le condizioni per ridurre i costi del servizio in modo da emettere cartelle meno salate sulla Tares. La commissione si riunirà alle 18 dei giorni 9-10 e 13 gennaio. La giunta invece ha adottato una delibera «per attuare misure straordinarie di tipo assistenziale per alleviare sofferenze economiche derivanti dalla Tares». 

La raccolta dei rifuti diventa invece un dramma per gli impiegati dell'altro Ato, Belice Ambiente, che non ricevono lo stipendio da alcuni mesi. Sono circa 300 i dipendenti della Belice Ambiente che viviamo una situazione drammatica in quanto non hanno riscosso lo stipendio dei mesi di luglio, agosto e settembre, cioè gli ultimi tre mesi prima dell'arrivo del commissario regionale che ha pagato il mese di ottobre, novembre e dicembre e tre mesi di tredicesima cioè circa 300 euro. 
Sugli arretrati di luglio, agosto e settembre, dopo lo sciopero di due giorni a dicembre, i sindacati Cgil, Cisl e Uil, chiedono di pagarli con i soldi che la Regione ha versato nelle casse dei comuni di Partanna, Petrosino e Campobello di Mazara. Il sindaco di Partanna Nicolò Catania, nei giorni scorsi, aveva tranquillizzato i lavoratori con la decisione di non trasferire alla società Belice Ambiente nessuna somma, proveniente dalla Regione Sicilia, fin quando non verrà assicurata la possibilità che tali somme verranno prioritariamente utilizzate per saldare le competenze di luglio, agosto e settembre.
Adesso si aspetta la convocazione di una riunione straordinaria a Palermo, presso il Dipartimento regionale dei Rifiuti e delle Acque. 

TRAPANI. “Gli aumenti della Tares colpiscono anche le fasce deboli come i pensionati e le famiglie a basso reddito che non sono in grado di reggerne il peso. Riteniamo necessario un incontro con il sindaco di Trapani, per conoscere e concordare la misura dei tributi che si intendono applicare e le modalità delle agevolazioni a queste categorie sociali, non si può più rinviare”. A scriverlo in una lettera indirizzata al sindaco di Trapani, sugli aumenti Tares, sono Fnp Cisl Spi Cgil Uilpensionati Trapani, Cgil Cisl e Uil. “Nel corso dell’unico incontro con il comune – aggiungono – avevamo avuto rassicurazioni dal primo cittadino sull'applicazione delle agevolazioni sulla Tares ai pensionati e lavoratori con una fascia di reddito fino a 15 mila euro Isee. Dalle notizie di stampa degli ultimi giorni abbiamo appreso, invece, che la tassa è stata aumentata in maniera insostenibile e che le agevolazioni sarebbero applicate ai soggetti con reddito fino a 13 mila euro. Un'agevolazione che risulterebbe applicabile solo dopo che i contribuenti avranno pagato la tariffa intera”. I sindacati concludono “troviamo illogica e inaccettabile questa decisione, che ha già causato la reazione dei cittadini chiamati a pagare un tributo così esoso e insostenibile per le famiglie disagiate e a basso reddito”, da qui la richiesta di incontro dei sindacati al comune di Trapani.