Dopo tante polemiche e proteste, si continua a parlare di Tares a Trapani. Ci sono delle novità perchè cambia il limite di reddito per la restituzione della terza rata. Vito Damiano, sindaco di Trapani, di cosa si tratta?
Si è fatta molta confusione su questa vicenda.
Chiarisca.
Non si è mai parlato di restituzione della rata, ma di un bonus sociale che andasse a favore delle famiglie più disagiate che era corrispondente più o meno alla terza rata della Tares. Parlare di restituzione significa parlare di atti illegittimi.
Questo bonus prima coinvolgeva i cittadini con reddito Isee fino a 13.500 euro, adesso invece riguarderebbe chi ha un Isee fino a 6.500 euro. Questo è giusto?
Non è così. Erano 35.000 euro lordi di reddito effettivo o 13.158 di Isee. Questi sono i limiti che aveva indicato il consiglio comunale dell’atto d’indirizzo politico chiedendo all’amministrazione l’erogazione di un bonus. Significava che potevano accedere al bonus persone che avevano redditi inferiori a 35.000 euro o Isee inferiore al parametro detto.
Ma adesso questi parametri sono stati cambiati.
Sono state fatte delle verifiche. E ci siamo resi conto che ci sono dei grossi limiti sotto l’aspetto legale che non consentono di poter arrivare a questi parametri. Stiamo lavorando adesso su un parametro di 6.500 euro Isee, perchè a quel livello rientreremmo nella casistica del regolamento per i servizi sociali che ci consente di poter erogare il bonus. Per legge non possiamo erogare bonus, questo deve essere chiaro. Il comune non può dire: “abbiamo soldi in tasca, adesso li eroghiamo alla cittadinanza”. Altrimenti ci sono delle gravissime responsabilità per gli amministratori.
Sulla Tares ci sono tante informazioni, a volte sbagliate. Secondo lei c’è chi le mette in circolo volontariamente, oppure è proprio difficile da comprendere il meccanismo di una tassa così complessa.
E’ un difetto di comunicazione. Non credo che si possa scherzare sulla pelle degli altri e su cose così serie. Si è voluto far passare il messaggio che il Comune avrebbe restituito la terza rata della Tares. La gente lo percepisce subito questo messaggio. Se invece andassimo a dire che l’amministrazione eroga questo bonus, con questi parametri, che non centra nulla con la tares, ma è l’equivalente, circa, di un terzo della tares, allora la gente non lo recepisce immediatamente.
Finalmente è uscito il decreto sulla Zone franche urbane, che riguarda anche Trapani. E’ una grande opportunità.
Non solo per Trapani, ma per tutti i territori coinvolti.
C’è anche Erice e Castelvetrano. Sono previste agevolazioni fiscali per circa 24 milioni di euro complessivamente nelle tre città. Chi può beneficiarne?
Vengono erogate a favore di micro imprese. Chi vuole avviare delle attività all’interno di queste zone può beneficiare di queste grosse agevolazioni. I comuni hanno un grosso impegno. I tempi sono ristretti per poter chiedere l’avvio di attività commerciali ed imprenditoriali in queste zone, non si conciliano molto con i tempi della burocrazia. Quindi lo sforzo che noi stiamo cercando di fare è quello di adeguare la macchina amministrativa in modo da accorciare i tempi e dare risposte certe a chi vuole avviare un’attività.